Il Dakota del Nord ha deciso di creare la propria stablecoin statale, un passo che mira ad avvicinare banche e finanza pubblica al denaro basato sui token.
Secondo quanto riportato, il progetto si chiamerà Roughrider Coin e verrà realizzato in collaborazione con la Bank of North Dakota e la società di pagamenti Fiserv.
Dettagli sullo stato e sul partner
Secondo i partner, Roughrider Coin sarà interamente garantito uno a uno dalle riserve in dollari USA e sarà emesso sulla piattaforma FIUSD di Fiserv.
Fiserv, che supporta circa 10.000 istituti finanziari ed elabora più di 90 miliardi di transazioni all'anno, fornirà l'infrastruttura di base.
Sulla base della copertura del mercato, la Bank of North Dakota supervisionerà l'emissione e la custodia, mentre la Commissione industriale dello Stato esaminerà e approverà il progetto prima che venga avviato.
La Bank of North Dakota è sempre stata un'azienda innovativa e oggi abbiamo annunciato una partnership con Fiserv per sviluppare la stablecoin del Dakota del Nord, la moneta Roughrider. Questa risorsa digitale, supportata dal dollaro statunitense, migliorerà l'efficienza e il controllo di qualità nel settore bancario, un impatto diretto… pic.twitter.com/1yIB9A3Zr9
— Governatore Kelly Armstrong (@GovArmstrong) 8 ottobre 2025
Cronologia pianificata e supervisione
I funzionari affermano di puntare al lancio nel 2026. Questa data è un obiettivo, non una garanzia. È necessaria l'approvazione della Commissione Industriale del Nord Dakota e le autorità di regolamentazione valuteranno i dettagli legali e di conformità prima di procedere con qualsiasi lancio.
Inizialmente alcune misure rimarranno interne; le prime fasi sembrano incentrate sugli utilizzi da banca a banca piuttosto che sui portafogli elettronici dei consumatori o sui pagamenti al dettaglio.
Usi e limiti
I casi d'uso iniziali includono trasferimenti interbancari, erogazioni di prestiti e prestiti overnight tra istituti. L'utilizzo da parte degli esercenti e i servizi rivolti ai clienti non sono stati confermati, il che significa che la maggior parte dei residenti probabilmente non noterà immediatamente i cambiamenti nelle operazioni bancarie quotidiane.
L'idea dello Stato è che un token basato su un registro potrebbe ridurre i tempi di regolamento e rendere alcuni trasferimenti più diretti. Ma le prime implementazioni sembrano essere limitate ai sistemi istituzionali.
Preoccupazioni e contesto di mercato
Osservatori locali e alcune voci bancarie hanno segnalato alcuni rischi. Una delle questioni sollevate è la possibilità che i depositi si spostino se più fondi vengono trasferiti su conti token digitali.
Un altro aspetto è la concorrenza di mercato: le principali stablecoin come USDC e USDT dominano già ampiamente i collegamenti commerciali e di trading.
L'interoperabilità con altre blockchain e token sarà importante e i ponti tecnici di FIUSD saranno messi alla prova se Roughrider Coin si espanderà oltre le operazioni bancarie interne.
Cosa succederà dopo
Le fasi normative rappresentano la pietra miliare immediata. Il calendario della Commissione Industriale e le eventuali condizioni che aggiungerà determineranno se il progetto manterrà l'obiettivo del 2026.
Se l'approvazione verrà concessa, la Bank of North Dakota e Fiserv avvieranno i test pilota e di scalabilità. Gli osservatori osserveranno anche se altri stati seguiranno l'esempio; secondo alcuni rapporti, il Wyoming si è già mosso verso un token digitale supportato dallo stato.
Roughrider Coin è per ora un esperimento mirato. Secondo i report, mira a modernizzare alcuni flussi istituzionali senza sostituire i conti di deposito esistenti o il sistema di cassa.
Immagine in evidenza da Hertz, grafico da TradingView