La commissione per la legislazione economica del Senato ha sconsigliato l'approvazione del disegno di legge 2023 sulle risorse digitali (regolamentazione del mercato) del senatore Andrew Bragg. La decisione della commissione è stata comunicata ufficialmente il 4 settembre, raccomandando al governo di continuare la ricerca sull'argomento piuttosto che attuare la legislazione proposta.
Voci dissenzienti sostengono emendamenti minori
Mentre l'opinione della maggioranza della commissione era contraria al disegno di legge, i senatori Andrew Bragg e Dean Smith hanno offerto un rapporto dissenziente sostenendone l'approvazione con emendamenti minori. Tra le modifiche suggerite c’era l’esclusione dei token non fungibili (NFT) dalla definizione di asset digitali regolamentati.
Nell'ambito delle loro raccomandazioni, i legislatori che si sono opposti al disegno di legge hanno suggerito agli autori di escludere alcuni token basati su asset dalla definizione di stablecoin. Ciò potrebbe potenzialmente includere token come Gold e Silver Standard e BetaCarbon Token. Inoltre, hanno proposto di estendere il periodo di transizione da tre a nove mesi per consentire un’attuazione più graduale dei cambiamenti.
I senatori dissenzienti hanno anche chiesto una revisione del trattamento fiscale delle risorse e delle transazioni digitali, con l’obiettivo di introdurre una nuova legislazione all’inizio del 2024.
L'impatto del disegno di legge sul mercato delle criptovalute australiano
Il senatore Bragg ha inizialmente presentato il disegno di legge nel marzo 2023 con l’intento di proteggere i consumatori e promuovere gli investitori. Il progetto di legge fornisce raccomandazioni normative per le stablecoin, la concessione di licenze per gli scambi e i requisiti di custodia. Il rapporto dissenziente sostiene che l’attuale approccio del governo alla regolamentazione degli asset digitali è dannoso per i consumatori e gli investimenti australiani. Ha inoltre affermato che il disegno di legge rappresenta il “primo passo serio verso l’attuazione di un quadro normativo completo sulle risorse digitali”.
La decisione della commissione del Senato arriva in un contesto di crescente preoccupazione per il trattamento riservato dal settore bancario alle società di criptovaluta. Il Dipartimento del Tesoro australiano aveva precedentemente riconosciuto che la tendenza delle banche a interrompere i legami con le società crittografiche potrebbe portare il settore alla clandestinità, portando a conseguenze indesiderate.