FCA affronterà rapidamente i rifiuti di servizi bancari ai politici del Regno Unito

La Financial Conduct Authority (FCA) sta stringendo il cappio. Mentre alcuni regolatori potrebbero procedere con leggerezza, esitando a scuotere l’establishment, la FCA non mostra tale moderazione. Hanno tracciato una linea nella sabbia, promettendo un’azione rapida contro qualsiasi istituzione finanziaria che si trova a giocare sporco, in particolare contro i politici e i loro parenti.

Bilanciamento della valutazione del rischio e del trattamento equo

Le banche, note per il loro amore per la burocrazia, hanno un nuovo focus: le “persone politicamente esposte” (PEP). Il termine è fantasioso, ma il concetto è semplice. Si tratta di individui, soprattutto politici e delle loro famiglie, che a causa della loro posizione possono essere maggiormente a rischio di corruzione. Ma ecco la svolta. Invece di fornire a queste persone politicamente esposte i servizi finanziari di cui hanno bisogno, alcune banche sembrano essere eccessivamente caute, addirittura pregiudizievoli.

Ora, ovviamente, è utile controllare il background degli individui che detengono il potere. È necessario, anzi lodevole. Ma c’è una differenza tra diligenza e overreach. E la FCA non ha nessuno di questi ultimi.

Sarah Pritchard, uno dei massimi dirigenti della FCA, ha recentemente illuminato la situazione. Ha sottolineato che, sebbene scavare nel background finanziario di politici e figure influenti sia un male necessario, non dovrebbe trasformarsi in una caccia alle streghe. Pritchard ha criticato le pratiche attuali, suggerendo che le indagini finanziarie intraprese da alcune banche possono essere intrusive, soprattutto per le famiglie di personaggi politici. Una cosa è garantire che non si abusi del potere, un’altra è rendere difficile per i singoli individui partecipare alla vita pubblica.

I problemi bancari di Farage: un sintomo di un problema più ampio

Caso in questione: Nigel Farage, ex leader del Partito per l’Indipendenza del Regno Unito. Ecco un uomo che si è ritrovato improvvisamente senza conto in banca, per gentile concessione di Coutts, una mossa che attribuisce alle sue opinioni politiche. Esatto, a un politico di spicco sarebbero stati negati i servizi finanziari di base a causa delle sue convinzioni. Le conseguenze di questo incidente furono così significative che Dame Alison Rose, CEO di NatWest – l’entità proprietaria di Coutts – dovette dimettersi.

Questo incidente ha portato a un chiaro appello, in particolare da parte del Tesoro e di vari ministri, che hanno esortato la FCA a rivedere le linee guida relative al trattamento delle PEP. E ragazzi, la FCA ne ha preso nota. Ora sono in missione, approfondendo il modo in cui le aziende definiscono i PEP, come queste entità stanno conducendo valutazioni del rischio e, soprattutto, come queste banche comunicano con la loro clientela politicamente esposta.

Ma non finisce qui. La revisione della FCA non mira solo a mettere le cose a posto. Si tratta di ridefinire le regole del gioco. L’obiettivo generale? Garantire che, mentre il sistema finanziario rimane incontaminato, alle persone politicamente esposte non vengano negati i servizi di base di cui hanno bisogno per condurre la propria vita. Pritchard ha sottolineato che l’essenza della revisione è quella di garantire che, sebbene esista, il controllo sia rivolto a coloro che rappresentano realmente minacce e non venga utilizzato come uno strumento generale di disagio.

Il percorso da seguire

Quindi, dove andiamo da qui? La FCA è proattiva e sta già convincendo alcune aziende a modificare i loro approcci. Non si tratta solo di garantire che i politici e le loro famiglie abbiano conti bancari. Si tratta di garantire che il potere, e i controlli sul potere, siano entrambi esercitati con giudizio. Si tratta di riconoscere che, sebbene i politici debbano essere tenuti a standard più elevati, non dovrebbero essere ingiustamente presi di mira.

La FCA concluderà la sua revisione entro giugno del prossimo anno. Allo stesso tempo, stanno anche indagando sui principali attori finanziari del Regno Unito per scoprire quanti clienti sono stati negati i servizi e perché. I risultati promettono di essere rivelatori.

La conclusione è chiara. È tempo che le istituzioni finanziarie smettano di nascondersi dietro la burocrazia e inizino a operare con equità e trasparenza. E con la FCA che prende le redini, c’è speranza che il panorama possa presto trasformarsi in meglio.

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