Con le crescenti preoccupazioni per lo stallo della ripresa economica e l’impatto crescente dei tassi di interesse elevati, la finanza globale rimane in un territorio precario.
I leader del G20 riuniti a Nuova Delhi si stanno ora preparando ad affrontare nuovi ostacoli nel campo finanziario, in particolare con settori vulnerabili come quello immobiliare in bilico.
Immobiliare: un settore sotto osservazione
Il presidente del Consiglio per la stabilità finanziaria con sede a Basilea, Klaas Knot, ha sottolineato in particolare le preoccupazioni relative al settore immobiliare. La ragione? Questo segmento è particolarmente sensibile alle fluttuazioni dei tassi di interesse.
Pur riconoscendo la relativa calma nei mercati finanziari negli ultimi mesi – una pausa che ha seguito una serie di significative perturbazioni finanziarie come la caduta del Credit Suisse in Europa e gli sconvolgimenti che hanno coinvolto gli istituti di credito statunitensi – Knot afferma che l'apparenza di stabilità può essere ingannevole.
L’effetto a catena dei tassi di interesse più elevati non si manifesta immediatamente nell’economia reale. Una parte significativa dei mutuatari opera con prestiti a tasso fisso, concordati prima che le principali banche centrali come la Federal Reserve americana, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Inghilterra stringessero le redini monetarie.
L’inasprimento, un tentativo di contrastare la spirale dell’inflazione, è un processo che comporta un certo ritardo temporale. Questo ritardo è uno dei motivi per cui la vulnerabilità del settore immobiliare è profonda e comporta rischi per coloro che sono finanziariamente legati ad esso.
La necessità di meccanismi di regolamentazione evoluti
Le osservazioni di Knot non si fermano ai tassi di interesse e alle loro ramificazioni. Prende una posizione chiara sulla necessità di garantire che le regole globali sul capitale bancario, stabilite dalle autorità di regolamentazione nel 2017 e che dovrebbero essere operative entro il 2023, siano effettivamente applicate. Queste non sono solo regole arbitrarie; fungono da reti di sicurezza progettate per mitigare ulteriori punti di stress del mercato.
La discussione si spinge anche nel campo delle istituzioni finanziarie non bancarie (NBFI). Queste entità, che vanno dagli hedge fund e dagli assicuratori al credito privato, meritano anche una supervisione normativa più rigorosa. L'intenzione? Implementare riforme che contrastino i rischi in agguato in questi mercati.
Comunque, è più facile a dirsi che a farsi. C'è un'evidente mancanza di sincronia tra le regioni in termini di misure di attuazione per regolamentare gli NBFI. Le variazioni abbracciano aspetti come la liquidità del mercato obbligazionario, i margini e i fondi aperti.
Una notevole discrepanza è emersa quando gli Stati Uniti hanno dichiarato che avrebbero ritardato l’attuazione del regime di capitale bancario fino alla metà del 2025. Questa decisione è in ritardo rispetto ai tempi fissati dall’UE e dal Regno Unito. Sebbene questi protocolli siano visti come l’ultimo atto della regolamentazione post-crisi finanziaria globale, il panorama finanziario in rapida evoluzione sta già costringendo i politici a rivalutare e perfezionare il quadro normativo esistente. È un riconoscimento delle nuove vulnerabilità emerse di recente.
Alla luce di queste scosse finanziarie, l’FSB si sta preparando a pubblicare un rapporto completo. Questo atteso documento approfondirà le lezioni cruciali tratte dagli sconvolgimenti bancari dell’anno in corso e delineerà gli imperativi strategici per il futuro. È evidente che il panorama finanziario globale non è così stabile come potrebbe sembrare in superficie.
Le vulnerabilità sottostanti e le sfide specifiche del settore, come quelle che incombono sul settore immobiliare, rappresentano minacce significative. Se i guardiani del nostro mondo finanziario vogliono garantire la stabilità, devono agire con lungimiranza, applicare le normative in modo coerente ed essere pronti a ricalibrare le strategie man mano che si presentano nuove sfide. Solo adottando un approccio proattivo, anziché reattivo, potremo sperare di navigare nei mari tempestosi della finanza globale nei prossimi mesi.