Il CEO di Wintermute, Evgeny Gaevoy, ha pubblicamente smentito una delle voci più insistenti e rumorose circolate dopo lo shock della liquidazione del 10 ottobre: secondo cui la società di market making delle criptovalute si starebbe preparando a fare causa a Binance.
In un post su X questa settimana, Gaevoy ha ribadito che Wintermute "non ha mai avuto intenzione di fare causa a Binance" e ha affermato che nulla è cambiato nella posizione dell'azienda rispetto alle sue dichiarazioni rilasciate subito dopo l'evento.
Rumor sulla causa Wintermute-Binance
La smentita segue diversi post di commentatori di mercato pseudonimi che sostenevano che Wintermute stesse cercando di ottenere un rimborso per le perdite legate al meccanismo di Auto-Deleveraging (ADL) di Binance durante il crollo. Gaevoy ha risposto direttamente a uno di questi post, e l'affermazione non era altro che una "voce infondata".
L'evento di ottobre, descritto dai trading desk come la più grande liquidazione in 24 ore nella storia delle criptovalute, ha innescato un ampio dibattito sul ruolo dei grandi market maker durante i momenti di chiusura forzata. Binance ha successivamente reso noto misure di compensazione e supporto per 283 milioni di dollari in rimborsi, nonché un'iniziativa di recupero da 400 milioni di dollari per utenti e desk istituzionali. Tuttavia, Wintermute non ha confermato di aver ricevuto alcun risarcimento dall'exchange. Il 12 ottobre, Gaevoy ha dichiarato pubblicamente che l'azienda era "perfettamente a posto" dopo l'evento.
Mentre le voci di un possibile scontro legale continuavano a prendere piede la scorsa settimana, circolava anche una narrazione separata ma altamente virale, che suggeriva che Binance e Wintermute avessero tratto profitto congiuntamente dal ciclo di liquidazione.
Tali affermazioni, non supportate da prove pubbliche, sostenevano che Binance trasferisse regolarmente ingenti volumi di asset a Wintermute prima di importanti vendite, e che Wintermute poi spingesse i mercati al ribasso per catturare lo spread. Le affermazioni citavano anche l'ingente trasferimento in entrata di Wintermute verso Binance poche ore prima del calo dei prezzi del 10 ottobre, un dettaglio che all'epoca era stato segnalato come un normale ribilanciamento della liquidità.
CZ respinge
Nonostante l'intensità delle speculazioni sulle piattaforme social, né Binance né Wintermute hanno accennato all'esistenza di un conflitto legale o di un crollo interno.
Binance non ha commentato direttamente le voci sulla causa Wintermute, ma l'exchange ha precedentemente affermato che non c'era alcun trattamento preferenziale o errore di esecuzione interno dietro i trigger ADL di ottobre e ha aggiunto che l'evento è stato guidato dall'estremo interesse aperto che si era accumulato nelle settimane precedenti.
Il fondatore e ex CEO dello scambio, CZ, tuttavia, ha twittato :
"Se qualcuno ti ha fatto credere il contrario, è il momento di cliccare su "Non seguire più"."
Il post Il CEO di Wintermute definisce le accuse contro Binance come "voci infondate" è apparso per la prima volta su CryptoPotato .