L’Agenzia delle Entrate canadese prende di mira 39,5 milioni di dollari dagli evasori fiscali delle criptovalute

L'Agenzia delle Entrate canadese prende di mira 39,5 milioni di dollari dagli evasori fiscali delle criptovalute

La Canada Revenue Agency (CRA) ha intensificato i suoi sforzi avviando quasi 400 audit in una mossa significativa per reprimere l'evasione fiscale sulle criptovalute.

Queste azioni sottolineano una determinata ricerca per recuperare circa 39,5 milioni di dollari di presunte tasse non pagate, rivelando una strategia più ampia per rafforzare la conformità nel mercato delle criptovalute.

Il Canada persegue gli evasori fiscali delle criptovalute

Secondo Sahil Behal, direttore generale del dipartimento di conformità della CRA, l'agenzia sta conducendo attivamente questi controlli. Tuttavia, riconosce l’urgente necessità di una migliore educazione pubblica sugli obblighi fiscali sulle criptovalute. Questa iniziativa fa parte di una risposta più ampia volta a garantire che tutte le transazioni crittografiche imponibili siano accuratamente trasparenti.

In mezzo a questi sforzi, il veterano avvocato fiscale David Rotfleisch critica le attuali misure della CRA definendole semplicemente una “goccia nel mare”. Secondo lui, molti canadesi rimarranno ignari delle proprie responsabilità fiscali senza un aumento sostanziale dell’educazione dei contribuenti sulle criptovalute.

Rotfleisch sottolinea le sue esperienze con clienti che hanno dovuto affrontare importanti problemi fiscali legati a transazioni crittografiche multimilionarie per indicare la diffusa mancanza di comprensione.

Per saperne di più:Come ridurre la responsabilità fiscale sulle criptovalute: una guida completa

Il Canada è stato criticato in passato per il suo approccio indulgente nei confronti di casi di evasione fiscale più ampi. Nonostante le condanne ottenute in alcuni casi, i critici sostengono che l’agenzia deve affrontare i sistemi di evasione ed elusione fiscale.

In risposta alle sfide in continua evoluzione, il Canada è pronto ad implementare il Crypto-Asset Reporting Framework (CARF) entro il 2026. Sul suo sito web, la CRA sottolinea che la metà delle plusvalenze derivanti dalle criptovalute deve essere inserita nella dichiarazione dei redditi.

"Se la cessione di un cripto-asset (ad esempio, un'operazione di scambio) è stata effettuata in conto capitale, e i proventi della cessione sono superiori alla base di costo rettificata, allora hai realizzato una plusvalenza e questa deve essere segnalata", si legge nel sito web.

Inoltre, la CRA utilizza i dati ottenuti attraverso mandati legali per identificare e affrontare le non conformità. Ad esempio, a seguito di un'ordinanza del tribunale federale, l'exchange di criptovalute Coinsquare con sede a Toronto ha dovuto fornire dati dettagliati sulle transazioni dei clienti.

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