Giovedì le azioni da New York a Tokyo fino a Francoforte hanno registrato un rialzo, nonostante il presidente Trump abbia imposto nuovi dazi sulle importazioni dall'India e dalla Corea del Sud, inasprendo la sua lotta commerciale con i principali partner americani.
Nonostante ciò, i mercati hanno continuato a crescere grazie ai solidi utili del settore tecnologico, alla mano ferma della Federal Reserve e ai segnali che indicano che gli operatori non sono rimasti turbati dall'ultima decisione della Casa Bianca.
Secondo i dati della CNBC, i future sull'S&P 500 sono balzati dello 0,94%, i future sul Nasdaq 100 sono saliti dell'1,34% e i contratti legati al Dow Jones Industrial Average sono saliti di 132 punti, ovvero dello 0,3%, nelle contrattazioni mattutine.
I bruschi movimenti sono avvenuti subito dopo che Microsoft e Meta Platforms hanno entrambe registrato utili migliori del previsto dopo la chiusura di mercoledì. Le azioni di Microsoft sono balzate dell'8%, mentre Meta ha guadagnato l'11% nelle contrattazioni estese.
Microsoft ha dichiarato agli investitori che il fatturato annuo della sua divisione cloud Azure ha superato i 75 miliardi di dollari, mentre Meta ha offerto una previsione per il terzo trimestre superiore alle proiezioni degli analisti. Entrambe fanno parte dei cosiddetti "Magnifici Sette", un'etichetta utilizzata per identificare il gruppo dei giganti della tecnologia più performanti.
I dazi di Trump colpiscono India e Corea del Sud mentre l'Asia si ritira
Giovedì i mercati dell'area Asia-Pacifico hanno registrato per lo più ribassi, mentre gli investitori elaboravano la nuova tornata di dazi di Trump e una ferma decisione politica della Banca del Giappone (BoJ).
La banca centrale giapponese ha lasciato invariato il tasso di interesse a breve termine allo 0,5%, la quarta riunione consecutiva senza modifiche. Tale decisione era ampiamente attesa, ma le reazioni tra le diverse classi di attività sono state contrastanti.
Lo yen giapponese si è apprezzato dello 0,49% rispetto al dollaro USA, attestandosi a 148,77, mentre i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi (JGB) sono leggermente aumentati su tutte le scadenze. Il rendimento a 10 anni è aumentato di 1 punto base all'1,571%, quello a 5 anni di 1,6 punti base all'1,091%, quello a 20 anni è salito al 2,550% e quello a 30 anni è aumentato di poco più di 1 punto base al 3,096%.
La nuova struttura tariffaria di Trump prevede un'aliquota forfettaria del 15% sulle importazioni dalla Corea del Sud e dazi del 25% sulle merci provenienti dall'India, oltre a una "penalità" aggiuntiva non meglio definita. Ciò ha scatenato una rapida reazione sia sui mercati azionari che su quelli valutari.
L'indice indiano Nifty 50 ha perso lo 0,56%, mentre il BSE Sensex è scivolato dello 0,97% alle 9:25 di Mumbai. In Corea del Sud, i titoli automobilistici hanno subito un duro colpo, nonostante il rialzo delle azioni di Samsung Electronics, nonostante gli utili del secondo trimestre inferiori alle aspettative.
Nel frattempo, Nissan Motor, con sede in Giappone, ha registrato una perdita operativa di 530 milioni di dollari nel primo trimestre dell'anno fiscale. Ciononostante, il suo titolo è cresciuto, una reazione che gli analisti hanno collegato al miglioramento delle previsioni.
L'Europa si stabilizza mentre gli investitori attendono maggiori utili
In Europa, gli indici hanno mostrato segnali di ottimismo iniziale. I dati sui futures di IG indicavano un lieve rialzo in apertura. Il FTSE 100 di Londra è salito dello 0,1%, il DAX tedesco ha previsto un rialzo dello 0,2% e il FTSE MIB italiano puntava a un rialzo dello 0,3%. Il CAC 40 francese era atteso in apertura invariato.
La notizia è arrivata il giorno dopo la chiusura contrastata dei mercati europei di mercoledì. Con l'avvicinarsi della stagione degli utili del secondo trimestre in tutta la regione, gli investitori si sono mossi settore per settore. Giovedì è previsto un fitto calendario di risultati aziendali, tra cui Unilever, Shell, BMW, Sanofi, Renault, SocGen, Anglo American, Credit Agricole e ArcelorMittal. Tra gli altri nomi attesi figurano London Stock Exchange Group, Euronext, AF-KLM e Anheuser-Busch InBev.
Mentre i mercati si preparavano a questi risultati, gli investitori osservavano attentamente anche la Federal Reserve. Nella riunione di ieri, la Fed ha lasciato invariato il tasso di interesse di riferimento in un intervallo compreso tra il 4,25% e il 4,50%, ma non si è trattato di una decisione unanime.
Il governatore della Fed Michelle Bowman e il governatore Christopher Waller hanno entrambi votato contro la sospensione, preferendo una posizione più aggressiva. Quando, durante una conferenza stampa, gli è stato chiesto se la Fed stesse considerando un altro intervento sui tassi a settembre, il presidente Jerome Powell ha risposto senza mezzi termini: "Non abbiamo preso alcuna decisione".
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