I livelli di offerta in borsa per LINK continuano a diminuire, seguendo lo stesso andamento iniziato qualche anno fa.
Con profitti e interessi aperti a livelli alle stelle, questo darà il via alla prossima ripresa del mercato o c'è dell'altro?
Le riserve valutarie si stanno esaurendo
Secondo i dati di CryptoQuant al momento in cui scriviamo, i livelli di offerta del token sugli exchange sono scesi a 161,8 milioni, segnando un trend pluriennale iniziato a metà del 2023, quando il prezzo era intorno ai 6-7 dollari.

Nonostante la diminuzione dei livelli di offerta, il valore delle risorse è in costante aumento, con un incremento di oltre il 230% rispetto ai livelli di oltre due anni fa.
Minore è la disponibilità per la vendita, minore è la pressione sul mercato. Inoltre, il calo dei livelli di riserva dei token sugli exchange coincide in genere con le fasi rialziste, poiché l'offerta limitata può catalizzare improvvisi rialzi dei prezzi.
Se LINK dovesse registrare un aumento dello slancio di acquisto, la ridotta liquidità potrebbe preparare il terreno per prezzi più elevati.
Profitti vicini ai livelli di vertice
Anche il grafico della percentuale di offerta in profitto di Glassnode sembra supportare lo slancio rialzista, con i dati al momento della stampa che indicano una percentuale significativa di azionisti in profitto, quasi il 90%, che coincide con l'ultimo rally di luglio.

Questo potrebbe però rappresentare un segnale d'allarme per gli investitori in LINK. Percentuali così elevate di trader che si aggrappano a profitti non realizzati potrebbero portare a un calo dei prezzi se decidessero di ritirare parte del capitale. Tuttavia, finora questo non è stato il caso di LINK, poiché l'asset ha mantenuto un margine di profitto relativamente solido.
Interesse in forte espansione
Anche l'Open Interest (OI), la metrica che traccia il numero totale di posizioni lunghe e corte attive nei mercati dei derivati, è aumentato vertiginosamente nell'ultimo anno.

Al 1° settembre 2024, il valore di OI del token era di circa 115 milioni di dollari, cifra che ora è esplosa a oltre 1,2 miliardi di dollari, secondo i dati attuali di Messari.
Ciò è in linea con la più ampia accettazione istituzionale e retail di Chainlink e del suo token nativo. Il progetto alla base di LINK ha sfruttato diverse partnership chiave tra Web3 e Web2, consolidando il suo ruolo di attore chiave nella DeFi, contribuendo a catturare l'interesse degli investitori.
Secondo i dati di CoinMarketCap, il token del servizio oracolare è attualmente scambiato a circa 23 dollari. Un calo giornaliero trascurabile, rispetto all'aumento del 48% registrato nell'ultimo mese e del 118% registrato nell'ultimo anno.

Il post Chainlink (LINK) affronta una crisi dell'offerta: prossima una rottura rialzista? è apparso per la prima volta su CryptoPotato .