Rifiutandosi di tagliare le tasse, il partito al governo in Giappone pianifica elargizioni in denaro alla popolazione in difficoltà

Il primo ministro giapponese, Shigeru Ishiba, e il suo Partito Liberal Democratico (LDP) al governo stanno rilanciando la macchina del credito keynesiana per elargire denaro in vista delle elezioni della Camera Alta del mese prossimo. Gli oppositori hanno criticato il piano in passato, chiedendo tagli alle tasse e una spesa pubblica più oculata, ma Ishiba e il suo gruppo continueranno invece a estorcere denaro al popolo giapponese in difficoltà e a buttare via qualche briciola. Secondo i media locali, la coalizione di governo del LDP in Giappone distribuirà denaro se avrà la meglio alle prossime elezioni della Camera Alta del mese prossimo. Durante una riunione del 10 giugno a Tokyo, i segretari generali e i funzionari della coalizione avrebbero deciso di procedere con la discussione degli importi esatti e dei dettagli delle elargizioni. Il piano è stato bocciato ad aprile e criticato come misura irresponsabile, con il segretario generale del DPP Kazuya Shinba che all'epoca affermava:

"Se il governo distribuisce i soldi dei contribuenti sotto forma di sussidi, non ha senso in primo luogo riscuoterli dai cittadini."

L'autoproclamato "esperto di difesa" Ishiba è finito sotto accusa per essersi rifiutato di tagliare le tasse sui consumi, mentre i prezzi del riso salgono alle stelle e lo yen giapponese continua a cedere. La disponibilità di Ishiba a elargire ingenti somme di denaro al governo statunitense e alle spese militari è anche un motivo di risentimento da parte dei cittadini giapponesi nei confronti di questa politica.

Il ciclo di spesa del governo giapponese

Si prevede che le elargizioni saranno erogate in contanti o tramite il controverso sistema "My Number" (un nuovo sistema di identificazione nazionale universale, la cui adozione è controversa per alcuni cittadini). Per quanto riguarda gli importi, l'Asahi Shimbun riporta che ad aprile si è discusso di 50.000 yen a persona (circa 345 dollari), e i funzionari della coalizione stanno valutando di non stabilire limiti basati sul reddito. Il piano potrebbe essere finanziato con un "surplus" delle tasse del 2024, e ha costretto il partito di coalizione minore, il Komeito, ad abbandonare i suoi piani di tagli fiscali prima del voto del mese prossimo, previsto per il 20 luglio. Mentre la coalizione vuole influenzare l'opinione pubblica e raccogliere voti elargindo denaro, i sondaggi d'opinione pubblica hanno mostrato una "forte opposizione" all'idea, secondo Asahi. Altri problemi di cui i giapponesi si sono espressi apertamente includono il massiccio turismo in entrata, che ha causato un'impennata dei prezzi degli hotel e danni alle proprietà , pensioni inadeguate per gli anziani e una carenza di riso che alcuni agricoltori sostengono sia una conseguenza diretta dei limiti alla produzione imposti dallo Stato. Non è chiaro se una misera cifra di 50.000 yen a persona possa fare davvero la differenza per alleviare le ricadute economiche sull'arcipelago, ma sembra che molti nutrano dei dubbi.

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