Dogecoin non fa parte dei piani D.O.G.E, chiarisce Elon Musk

Elon Musk ha messo a tacere le persistenti speculazioni che collegano Dogecoin (DOGE) al neonato Dipartimento per l'efficienza governativa degli Stati Uniti (DOGE), chiarendo che l'agenzia non ha alcun collegamento con la criptovaluta basata sui meme. Parlando in un municipio ospitato dal suo PAC americano a Green Bay, nel Wisconsin, Musk ha affermato che la somiglianza nella denominazione è stata casuale e guidata dal contributo del pubblico, non da alcuna intenzione di integrare la risorsa digitale nelle operazioni governative.

"I nomi sono simili, ma fanno due cose diverse", ha spiegato Musk. "Quindi, in effetti, avrei dovuto chiamarlo Government Efficiency Commission, ma è un nome estremamente noioso. Poi Internet ha detto che doveva essere il Department of Government Efficiency. Ero come se Internet avesse ragione. Quindi abbiamo cambiato il nome da Government Efficiency Commission a Department of Government Efficiency, ma non ci sono piani per il governo di utilizzare Dogecoin o altro, per quanto ne so."

Non c'è Dogecoin in DOGE

Il chiarimento arriva tra le voci in corso e le speculazioni sui social media secondo cui DOGE potrebbe svolgere un ruolo nelle operazioni di DOGE, un ente semi-governativo incaricato di razionalizzare le spese federali ed eliminare le inefficienze burocratiche. L’agenzia ha riportato un risparmio stimato di 130 miliardi di dollari dal suo lancio ufficiale a gennaio, che si traduce in una media di 840 dollari per contribuente, secondo i dati interni.

La denominazione del dipartimento da parte di Musk, sia per progettazione che per coincidenza, si è rivelata determinante nei mercati delle criptovalute. Dogecoin è cresciuto nei mesi successivi all'annuncio informale di DOGE nell'agosto 2024, alimentato dalla speranza che il token potesse essere adottato in qualche modo dall'agenzia. L'effetto è stato ulteriormente amplificato quando, in un gesto simbolico, il sito web di DOGE ha presentato brevemente il logo di Dogecoin nei giorni successivi all'inaugurazione di Donald Trump nel 2025, un incidente che ha dato credibilità temporanea al legame speculativo tra l'agenzia e il token.

Tuttavia, i commenti di Musk domenica in municipio sembrano definitivi. "Non ci sono piani per il governo di utilizzare dogecoin o altro", ha ribadito respingendo inequivocabilmente la teoria.

La smentita ha coinciso con un modesto ritiro dei mercati DOGE. Il token è sceso del 3,8% nelle ultime 24 ore, in linea con i cali più ampi nel settore delle criptovalute alla luce del "Giorno della Liberazione" del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Sebbene non sia mai stato dimostrato alcun legame formale tra Dogecoin e il governo, il recente rally del token, in rialzo di quasi il 70% da agosto, è stato parzialmente attribuito alla narrativa DOGE e al continuo sostegno pubblico di Musk a Dogecoin in altri contesti.

Al momento della stesura di questo articolo, DOGE veniva scambiato a 0,16 dollari.

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