Apollo Management ha pubblicato il suo rapporto sui rischi di mercato del 2025 e non sembra carino. Gli aumenti dei tassi della Fed sono tornati sul tavolo, Trump è pronto a imporre dazi su metà del mondo e l’economia cinese potrebbe finalmente cedere sotto il peso della crisi deflazionistica.
Se tutto ciò si risolverà, il 2025 non sarà solo instabile, ma sarà un campo minato a livello finanziario. Le potenziali tariffe di Trump guidano la carica. Apollo dà loro una probabilità del 90% di accadere. Gli obiettivi? Tutti. Canada e Messico potrebbero vedere una riduzione del 25% sulle loro esportazioni.
I paesi BRICS come Cina, Brasile, Russia e Sud Africa potrebbero dover affrontare dazi fino al 100%. Apollo afferma che queste tariffe potrebbero ridurre dell’1,7% il PIL degli Stati Uniti, ma si prevede che i tagli fiscali compenseranno il colpo con un aumento del 2,4%.
La bolla di Nvidia, il ritorno dell'inflazione e il dilemma della Fed
Nvidia, la beniamina del boom dell’intelligenza artificiale, potrebbe schiantarsi sulla Terra. Apollo avverte che c'è una probabilità del 90% che gli utili della società non corrispondano alle altissime aspettative di Wall Street. Dopo aver trainato il 20% dei guadagni dell’indice S&P 500 nel 2024, lo splendore di Nvidia sta svanendo.
Anche il raggiungimento degli obiettivi nel terzo trimestre non ha innescato un rally, e il 2025 sembra ancora più difficile. Apollo non è ottimista. L’inflazione è l’altra grande storia. Sta tornando alla ribalta dopo mesi di raffreddamento. Apollo prevede una probabilità del 40% che l’inflazione aumenti nel primo trimestre del 2025.
Il tasso annualizzato a 3 mesi dell'IPC core è già superiore al 3,5%. CPI, PCE e PPI sono tutti in aumento. La Fed se ne è accorta. Ha ridotto le previsioni di taglio dei tassi per il 2025 da tre a soli due, per un totale di 50 punti base. Apollo ritiene che gli aumenti dei tassi siano di nuovo sul tavolo con una probabilità del 40%.
Ciò colpirebbe allo stesso modo i mercati delle criptovalute e azionari, innescando nuova volatilità. Secondo Apollo, la Fed potrebbe anche abbandonare il suo amato schema R-Star.
Il tasso di interesse reale neutro, che bilancia crescita economica e inflazione, è stato per anni una stella polare. Apollo assegna una probabilità del 70% che la Fed si allontani da esso nel 2025, mostrando incertezza sulla loro strategia a lungo termine.
L’incubo economico della Cina e la resilienza dell’America
L’economia cinese sta girando verso il baratro. Apollo prevede una probabilità del 40% che il paese entri in una vera e propria recessione. Non è difficile capire perché. La deflazione ha attanagliato l’economia per cinque trimestri consecutivi, la peggiore serie dal 1999.
Misure di stimolo? Inutile finora. Il settore immobiliare, pilastro della crescita cinese, si sta sgretolando. Se Pechino non riesce a stabilizzare le cose, l’economia globale sarà coinvolta nel disastro.
Gli Stati Uniti, invece, stanno mostrando i muscoli. Apollo dà una probabilità dello 0% di una recessione negli Stati Uniti nel 2025. La crescita del PIL ha terminato il 2024 al 2,8% e si prevede che si manterrà al 2,3% l’anno prossimo. L’inflazione rimane al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed, ma non sta andando fuori controllo.
Anche i dati sull’occupazione sono forti. Novembre ha visto l'aggiunta di 227.000 nuovi posti di lavoro, in ripresa dopo gli uragani di ottobre. Si prevede che il tasso di disoccupazione salirà leggermente al 4,4% entro la fine del 2025, ma il mercato del lavoro rimane resiliente.
Le multinazionali americane stanno traendo profitto dal boom dell’intelligenza artificiale. Le aziende stanno investendo denaro in infrastrutture di intelligenza artificiale, chip e proprietà intellettuale. I fallimenti e i default sono in calo, grazie ai bassi tassi di interesse bloccati durante i precedenti cicli della Fed.
Il ritorno di Trump e il caos geopolitico
Si prevede che le politiche di Trump sconvolgeranno tutto. Apollo avverte che il suo programma – tasse più basse, tariffe più alte e regole più severe sull’immigrazione – potrebbe alimentare l’inflazione, rafforzare il dollaro e mandare in tilt i mercati.
I rischi geopolitici aggiungono ulteriore incertezza. Le guerre in Ucraina e nel Medio Oriente non mostrano segni di risoluzione. Le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina potrebbero estendersi al commercio globale. Apollo sottolinea che il deficit federale, attualmente al 6% del Pil, lascia poco spazio a errori.
I tassi di interesse a lungo termine potrebbero rimanere elevati per anni, complicando ulteriormente le prospettive fiscali. Il debito è un altro problema. La spesa sfrenata del governo statunitense, dal CHIPS Act all'Inflation Reduction Act, ha alimentato la crescita ma ha anche aumentato il deficit.
Apollo avverte che una svolta affrettata della Fed potrebbe riaccendere l’inflazione, minando anni di progresso. I mercati scontano una probabilità del 25% di una recessione negli Stati Uniti nel 2025, ma tale cifra potrebbe aumentare se i politici calcolassero male.
Il rendimento a 10 anni e la resilienza dei consumatori
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è un jolly. Apollo prevede una probabilità del 40% che superi il 5% entro la metà del 2025. Questo sarebbe un incubo per i mercati obbligazionari e potrebbe innescare vendite più ampie.
Il rendimento è già salito di 100 punti base da quando la Fed ha iniziato a ruotare nel 2024. Un altro picco colpirebbe duramente i mercati azionari, immobiliari e delle criptovalute.
I consumatori, tuttavia, si mantengono stabili, per ora. La spesa è cresciuta del 3,7% nel terzo trimestre e la fiducia è elevata. L'indice della fiducia dei consumatori ha toccato quota 111,7 a novembre, con un aumento anche delle aspettative a breve termine. Apollo prevede che la spesa si modererà nel 2025, scendendo al 2% di crescita, ma questa resilienza è stata un fattore chiave della forza dell’economia.
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