La SEC americana vuole fare causa a OpenSea perché “gli NFT sono titoli”

La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti sta attaccando OpenSea, il più grande mercato NFT in circolazione, sostenendo che gli NFT scambiati sulla piattaforma potrebbero essere titoli.

Ora, per coloro che non sono incollati alle ultime buffonate della SEC, questo potrebbe sembrare fuori dal campo. Cosa hanno a che fare gli oggetti da collezione digitali, le opere d'arte e gli oggetti di gioco con la legge sui titoli? È bizzarro, ma per chiunque sia al passo con la crociata della SEC contro le criptovalute, questo sembra solo un altro giorno in ufficio.

Mare aperto

La SEC punta da tempo a qualsiasi cosa remotamente legata alle criptovalute, e gli NFT sono solo il loro ultimo obiettivo. Ma OpenSea ritiene che ciò potrebbe anche rovinare i creatori, i collezionisti e l’intero ecosistema NFT.

Secondo loro, gli NFT riguardano tutto *tranne* i titoli. Le persone acquistano queste risorse digitali per i motivi più disparati: forse si tratta di un oggetto di gioco, di un avatar o anche solo di un modo per supportare il proprio artista preferito.

L'idea che queste transazioni possano essere classificate come titoli è assolutamente sbagliata, afferma OpenSea. Potrebbe compromettere il reddito degli artisti, derubare i giocatori e i collezionisti dei loro hobby e distruggere i modi innovativi in ​​cui vengono utilizzati gli NFT. La società ha detto:

“L’approccio della SEC minaccia il sostentamento di artisti e creatori che stanno semplicemente sperimentando una tecnologia nuova e in rapida crescita o che l’hanno scelta come mezzo preferito”.

Ecco l'accordo. Se la SEC riesce a farla franca chiamando titoli NFT, dove si fermerà? Se un NFT può essere un titolo, quale sarà il prossimo passo? Carte da baseball digitali? Belle arti? Scarpe da ginnastica? Il confine tra ciò che è un titolo e ciò che non lo è sarebbe più labile che mai.

L'ampia interpretazione della SEC del test di Howey – uno standard legale utilizzato per determinare se una transazione si qualifica come un contratto di investimento – potrebbe spazzare via ogni opera d'arte o oggetto da collezione sotto la sua giurisdizione.

OpenSea ha spiegato che gli NFT non sono azioni, obbligazioni o qualsiasi altro titolo tradizionale. Il paragone semplicemente non regge. Eppure, la SEC sembra intenzionata a trattarli come sono.

In un'altra bizzarra svolta, i commissari hanno paragonato gli NFT di Stoner Cats – un progetto NFT legato a una serie web – ai pezzi da collezione di Star Wars degli anni '70. Dopo che Star Wars arrivò nei cinema nel 1977, la società di giocattoli Kenner vendette "pacchetti di certificati Early Bird" che i fan avrebbero potuto riscattare in seguito con action figure.

Questi certificati erano come i primi NFT, offrendo qualcosa di digitale (beh, una promessa di qualcosa di fisico, comunque) che i fan potevano trattenere o scambiare. Secondo la logica odierna della SEC, anche questi certificati avrebbero potuto essere classificati come contratti di investimento. Assurdo, vero?

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