Il Bhutan ha speso segretamente milioni nelle sue miniere di Bitcoin: rivela un rapporto

Il Regno del Bhutan, tradizionalmente noto per la sua ricerca della felicità nazionale lorda, è stato impegnato in un’operazione segreta ma estesa di mining di Bitcoin.

Secondo Forbes, il Bhutan ha segretamente speso milioni per costruire un’operazione nazionale di mining di Bitcoin per scongiurare una crisi economica. Sebbene all’inizio di quest’anno fosse stato rivelato che il paese himalayano estrae Bitcoin, la portata rimaneva un mistero.

I giornalisti di Forbes Iain Martin e Sarah Emerson, sfruttando fonti interne e immagini satellitari di diverse agenzie, hanno ora esposto le operazioni segrete di quella che oggi è conosciuta come la più grande miniera di Bitcoin di proprietà statale del mondo.

Il Bhutan versa milioni di dollari per il mining di Bitcoin

Secondo Forbes, dozzine di container, che ospitano milioni di dollari in macchinari per l'estrazione di Bitcoin, sono discretamente posizionati dietro una collina a sud di Thimphu, di fatto nascosti agli occhi del pubblico. Questa rivelazione segue l'avvio discreto da parte del Bhutan di un'impresa mineraria sovrana di Bitcoin circa quattro anni fa.

L'iniziativa strategica del Bhutan prevedeva lo stanziamento di terra, energia e finanziamenti ingenti per queste operazioni minerarie, potenzialmente per contrastare un'imminente crisi economica. Le posizioni di queste strutture, fino ad ora non divulgate, sono state identificate da Forbes attraverso fonti confermate e dati satellitari di Planet Labs, Satellite Vu e Google Earth.

Il rapporto descrive in dettaglio quattro siti minerari sospetti, il primo vicino al Passo Dochula, un sito di importanza culturale e politica. Le immagini satellitari indicano che la costruzione è iniziata nel 2020 e si è conclusa alla fine del 2022, con le unità minerarie mimetizzate da un’estesa forestazione. Un altro sito minerario è vicino a Trongsa, con strutture aggiuntive nel distretto di Dagana e sul sito dell’ex progetto Education City, che era stata un’iniziativa fallita da 1 miliardo di dollari.

I dati doganali rivelano inoltre che intorno a dicembre 2021, il Bhutan ha importato “unità di elaborazione” per un valore di 193 milioni di dollari, con un codice tariffario coerente con l’hardware di mining Bitcoin. Ciò è in linea con un’impennata del consumo energetico del paese da parte dell’industria nel 2022, un picco del 63%, e con un aumento delle importazioni di elettricità, che sono stati in parte attribuiti alle richieste di energia del mining di Bitcoin.

Druk Holdings & Investment (DHI) del Bhutan ha confermato l'esistenza di strutture legate all'estrazione mineraria ma ha nascosto i dettagli, citando la sensibilità commerciale. Tuttavia, l’incursione del paese nel mining di Bitcoin è stata vista come un passo coraggioso per diversificare la sua strategia economica, che tradizionalmente si basava sul turismo e sulle esportazioni di energia idroelettrica.

L'impegno del paese con Bitcoin è diventato particolarmente aggressivo intorno al 2020, un periodo di fluttuazioni di valutazione di BTC e sfide economiche bhutanesi. È interessante notare che DHI ha rivelato una posizione netta positiva nei suoi investimenti in asset digitali nonostante la volatilità dei prezzi di Bitcoin.

I dati commerciali del Bhutan indicano anche oltre 220 milioni di dollari di importazioni di chip minerari dalla Cina tra il 2021 e il 2022. Tuttavia, DHI è rimasto a bocca chiusa riguardo a queste transazioni, alludendo ad accordi di non divulgazione.

Consolidare la posizione di più grande minatore a livello nazionale

Il rapporto approfondisce anche la partnership del Bhutan con Bitdeer, un gigante del mining di Bitcoin con sede a Singapore. Questa collaborazione ha segnato una significativa espansione delle attività di mining di Bitcoin del Bhutan. Nel 2022, Bitdeer ha avviato un nuovo progetto minerario nella città meridionale di Gedu.

Secondo la divulgazione di Bitdeer, la miniera di Gedu ha messo in linea 100 megawatt (MW) di capacità in agosto, con piani di espansione fino all'incredibile cifra di 600 MW. Questa scala di attività supererebbe l’attuale consumo energetico della nazione. Bitdeer ha riferito di aver gestito inizialmente 11.000 minatori e di aver ordinato altre 15.000 macchine, sottolineando l'immensa portata e l'ambizione del progetto.

Il rapporto arriva in un momento in cui si prevede un rallentamento della crescita economica del Bhutan e gli economisti del governo chiedono riforme. Tuttavia, l'impegno del Paese nei confronti delle soluzioni blockchain continua ad essere solido, come dimostrato dal recente lancio di un'app di identità digitale decentralizzata, testata niente meno che dal principe ereditario in persona.

Al momento della stesura di questo articolo, BTC veniva scambiato a 37.480 dollari.

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