L’Unione Europea ha compiuto una mossa storica approvando il nuovo “Data Act”. Include una controversa disposizione sul kill switch del contratto intelligente.
Questa disposizione, parte della legislazione che regola la condivisione dei dati, ha suscitato un intenso dibattito all’interno del settore delle criptovalute.
L’UE approva il Data Act con il Kill Switch dello Smart Contract
Il Data Act, concordato dai deputati e dagli Stati membri , mira a stimolare l’innovazione rimuovendo le barriere all’accesso ai dati. Stabilisce regole per la condivisione dei dati generati attraverso prodotti connessi o servizi correlati, come l’Internet delle cose e i macchinari industriali.
La legge è progettata per facilitare lo sviluppo di nuovi servizi, soprattutto nel campo dell'intelligenza artificiale, consentendo agli utenti di accedere ai dati da essi generati . L’obiettivo è inoltre quello di rendere più accessibili i servizi post-vendita e le riparazioni dei dispositivi connessi.
In circostanze eccezionali come inondazioni e incendi, gli enti del settore pubblico possono accedere e utilizzare i dati detenuti dal settore privato. La legislazione protegge inoltre i segreti commerciali e impedisce i trasferimenti illeciti di dati.
I deputati hanno assicurato una chiara definizione di segreti commerciali per prevenire trasferimenti illegali di dati e fughe di dati verso paesi con normative sulla protezione dei dati più deboli. Inoltre, la nuova legge facilita il passaggio da un fornitore di servizi cloud all’altro e introduce garanzie contro i trasferimenti internazionali illegali di dati.
Tuttavia, l’inclusione di un kill switch del contratto intelligente nella bozza finale del Data Act ha sollevato preoccupazioni. L’industria delle criptovalute teme che ciò possa rendere illegale la maggior parte dei contratti intelligenti.
Per saperne di più: Il “Kill Switch” nel Data Act dell’UE ucciderà i contratti intelligenti?
Nonostante gli sforzi di lobbying da parte di organizzazioni legate alla blockchain come Stellar, Polygon, NEAR e Cardano, la versione finale del testo si riferisce ancora ampiamente ai "contratti intelligenti" e impone dazi ai "venditori" di questi programmi automatizzati. Ciò ha portato a preoccupazioni riguardo alle responsabilità perpetue e illimitate in scenari decentralizzati senza un unico venditore.
“Terminazione e interruzione sicure: garantire che esista un meccanismo per terminare l’esecuzione continuata delle transazioni: il contratto intelligente deve includere funzioni interne che possono ripristinare o istruire il contratto a interrompere o interrompere l’operazione per evitare future esecuzioni (accidentali)”, si legge nell’articolo 30 della Legge sull'informatica .
Il testo finale chiarisce che le norme si applicano solo quando vengono utilizzati programmi per l'esecuzione automatizzata di accordi di condivisione dei dati. Tuttavia, il campo di applicazione non si riferisce a reti private o autorizzate, rendendolo più ampio di quanto richiesto dai lobbisti.
La normativa, che ha raccolto 481 voti favorevoli contro i 31 del Parlamento europeo, attende ora l'approvazione formale da parte del Consiglio europeo.
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