La recente conferenza Money Marketing Interactive London ha messo in luce il ruolo attuale e potenziale dell’intelligenza artificiale (AI) nel settore dei servizi finanziari. Le discussioni durante l'evento hanno approfondito la duplice natura dell'intelligenza artificiale, esplorando la sua capacità di semplificare le operazioni e migliorare l'esperienza dei clienti, mettendo in guardia contro potenziali rischi.
Sottolineando il suo potenziale di trasformazione, numerosi esperti del settore hanno evidenziato la capacità dell'intelligenza artificiale di automatizzare attività come la generazione di report, la creazione di API e la presa di appunti, migliorando così l'efficienza dei consulenti e consentendo loro di concentrarsi maggiormente sulle interazioni con i clienti. Gillian Hepburn di Schroders ha sottolineato la percezione positiva dell'intelligenza artificiale da parte del settore, citando la loro recente ricerca, che ha rivelato che il 57% dei consulenti considera l'intelligenza artificiale come un'opportunità promettente. Facendo eco a questo sentimento, Rohit Vaish di Saturn AI ha assicurato ai partecipanti che l'intelligenza artificiale non sostituirà i consulenti umani, poiché il tocco umano rimane fondamentale nella consulenza finanziaria.
Bilanciamento rischi e benefici
Tuttavia, la conferenza ha anche sollevato preoccupazioni sull’uso prudente dell’IA. Ryan Sharpe di Almond Financial ha sottolineato la necessità di cautela nell'implementazione dell'intelligenza artificiale, sottolineando che un utilizzo improprio potrebbe portare a imprecisioni e risultati fuorvianti. Bella Caridade-Ferreira di Compare the Platform ha messo in guardia contro l'uso inappropriato dell'intelligenza artificiale, raccontando un incidente in cui l'intelligenza artificiale ha generato informazioni solo parzialmente accurate quando le è stato chiesto di descrivere la sua carriera.
La conferenza ha visto anche discussioni sulla visione normativa delle Big Tech nella sfera finanziaria. Graeme Reynolds di FCA ha evidenziato i potenziali benefici e le sfide poste dai giganti della tecnologia, sottolineando la necessità di mantenere un equilibrio tra la promozione dell’innovazione e la prevenzione delle pratiche monopolistiche. Pur riconoscendo l’impatto positivo delle Big Tech sull’inclusione finanziaria, Reynolds ha messo in guardia sull’importanza di monitorare aziende come Amazon, Google e Meta per garantire una concorrenza leale all’interno del settore.
Ripensare la terminologia critica della malattia
A parte l’intelligenza artificiale e le preoccupazioni normative, i professionisti del settore hanno discusso se il termine “malattia critica” rappresenti accuratamente lo spettro di condizioni che comprende. Robyn Allen di The Openwork Partnership ha sostenuto una riconsiderazione del termine, suggerendo che "malattia grave" potrebbe meglio trasmettere le sfumature e la diversa natura di tali condizioni di salute. La discussione ha sottolineato l’importanza di una comunicazione accurata per garantire che i consumatori comprendano la gravità e le potenziali implicazioni che alterano la vita di tali disturbi.
Coinvolgimento dei consulenti e integrazione ESG
Inoltre, la conferenza ha affrontato le sfide affrontate dai consulenti nell’integrare i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nella loro consulenza. I relatori hanno discusso del ruolo delle agenzie di rating ESG e degli strumenti affidabili per aiutare i consulenti a orientarsi nel complesso panorama ESG. Inoltre, sono stati discussi i modelli di business in evoluzione in linea con i cambiamenti demografici dei clienti, con gli esperti che sottolineano la necessità di un approccio che consideri la proposta di valore olistico di una piattaforma.
La conferenza MMI di Londra ha sottolineato l’importanza di un’implementazione responsabile dell’IA nel settore dei servizi finanziari, richiedendo un approccio equilibrato che sfrutti i vantaggi della tecnologia mitigando al contempo i potenziali rischi. Le discussioni hanno rispecchiato lo sforzo collettivo del settore di adattarsi all'evoluzione delle esigenze dei consumatori e dei panorami normativi, con una particolare attenzione alla promozione della trasparenza, dell'accuratezza e delle pratiche incentrate sul cliente. Poiché il settore continua ad evolversi, resta chiaro che una comprensione articolata delle capacità e dei limiti dell’intelligenza artificiale sarà cruciale nel plasmare il futuro dei servizi finanziari.