L'azienda tecnologica cinese Wingtech ha reagito duramente alla decisione del governo olandese di assumere il controllo del produttore di chip Nexperia, affermando che la decisione non ha fondamento giuridico e deve essere annullata.
Wingtech aveva presentato il suo primo ricorso circa un mese fa, il 21 ottobre, per poi ampliare il caso il 10 novembre e, secondo Reuters, la società ha dichiarato al Ministero degli Affari Economici che l'intervento costituiva una "privazione di proprietà senza precedenti e sproporzionata" e che doveva essere rimosso.
Hanno sostenuto che non esiste nulla nella legge olandese o nelle norme europee che consenta al governo di intervenire in questo modo.
La frustrazione di Wingtech è aumentata dopo che mercoledì i Paesi Bassi hanno sospeso il tentativo di acquisizione, rifiutandosi però di annullare l'ordine originale del 30 settembre. La parte olandese ha affermato che la mossa era necessaria per impedire all'ex capo dell'azienda, Zhang Xuezheng, di spostare le attività europee di Nexperia in Cina.
La Cina ha affermato che questa pausa non è stata sufficiente. Il Ministero del Commercio di Pechino ha dichiarato che l'azione olandese non soddisfaceva la sua richiesta di ritiro completo.
Sia la Cina che Wingtech vogliono anche che il governo abbandoni una seconda causa legale che sostiene la cattiva gestione all'interno di Nexperia.
Lo Stato olandese porta il suo caso in tribunale
Altri documenti visionati da Reuters mostrerebbero che il ministro dell'Economia olandese Vincent Karremans avrebbe fatto pressione sulla corte affinché si muovesse rapidamente subito dopo l'intervento dello Stato. Ha avvertito i giudici che i beni di Nexperia avrebbero potuto essere trasferiti in Cina se la corte non fosse intervenuta.
In una lettera, gli avvocati dello Stato sostenevano che sussisteva un "rischio considerevole" che Wingtech non rispettasse l'ordine di intervento. Il tribunale ha quindi rimosso Zhang a ottobre, accusandolo di aver gestito male l'azienda.
Zhang è il fondatore di Wingtech ed è stato anche l'ex CEO di Nexperia. La questione si è ora trasformata in un problema più serio. Il CEO di ASML, Christophe Fouquet, ne ha parlato nel programma televisivo olandese Buitenhof .
Ha affermato che le ultime settimane hanno dimostrato quanto "l'ecosistema sia fragile" e che tutti devono "mostrare responsabilità". Fouquet ha affermato che le cose sono andate male perché le persone non si sono espresse con sufficiente tempestività.
Ha aggiunto: "La cosa fondamentale su questo argomento è parlare prima di esagerare e forse questa volta è andata diversamente". Ha avvertito che "c'è molto in gioco", con la carenza di chip che sta già colpendo le case automobilistiche.
Wingtech e Pechino continuano a chiedere ai Paesi Bassi di fare un passo indietro e di revocare tutte le misure adottate contro Nexperia. L'azienda vuole che le venga ripristinato il pieno controllo. Il governo olandese non ha ancora comunicato quando deciderà sul ricorso.
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