Lloyds Bank ha lanciato un severo avvertimento in quanto quest'anno le truffe sulle criptovalute sono aumentate del 23%, rivelando che le vittime stanno perdendo in media 10.741 sterline. Il rapporto evidenzia la tendenza allarmante di due terzi di queste truffe che hanno origine su piattaforme di social media.
I dati sottolineano l’urgente necessità di una maggiore consapevolezza e di misure normative nel settore delle criptovalute, dove la promessa di profitto si interseca con la crescente minaccia dell’inganno, ponendo una sfida significativa per gli investitori che navigano in questo panorama finanziario in evoluzione.
Truffe crittografiche: giovani nel mirino
Lloyds ha rivelato che gli individui che rientrano nella fascia di età compresa tra 25 e 34 anni costituiscono il gruppo demografico più comunemente preso di mira dalle truffe crittografiche.
Secondo la banca, i potenziali investitori in criptovalute si ritrovano in genere a effettuare una media di tre pagamenti prima di rendersi conto di essere caduti preda di truffe.
In modo allarmante, sono necessari circa 100 giorni dalla transazione iniziale affinché le vittime segnalino l’attività fraudolenta alla propria banca, facendo luce sulla persistenza e sulla sofisticatezza di questi schemi ingannevoli.
Un’analisi evidenzia che il 66% delle truffe sugli investimenti iniziano sui social media, principalmente tramite Instagram e Facebook. Queste truffe coinvolgono annunci falsi, sponsorizzazioni di celebrità e messaggi mirati. Si consiglia agli investitori di verificare la legittimità delle opportunità per evitare di cadere preda di queste tattiche ingannevoli.
Un rapporto separato ha ottenuto dati dalla polizia della città di Londra, rivelando 9.709 segnalazioni di truffe di criptovaluta e una perdita di 329.199.179 sterline nel 2022. Nel 2023, 7.559 segnalazioni hanno comportato una perdita di 136.468.004 sterline. Queste cifre probabilmente sottostimano il problema, poiché Action Fraud si basa sull'autodenuncia e i dati della polizia scozzese sono esclusi.
Le banche del Regno Unito bloccano le transazioni Bitcoin durante l'ondata di truffe crittografiche
Liz Ziegler, direttrice della prevenzione delle frodi presso la Lloyds Bank, ha sottolineato che la criptovaluta è una "categoria di asset particolarmente ad alto rischio" con una regolamentazione limitata, il che la rende un "obiettivo attraente per i truffatori".
Molte banche nel Regno Unito hanno bloccato le transazioni sulle piattaforme di trading di bitcoin a causa del diffuso problema delle truffe sulle criptovalute. La banca più recente ad informare i consumatori che non potevano più acquistare asset in criptovaluta utilizzando la carta di debito Chase o con un bonifico bancario è stata Chase di JPMorgan a settembre.
Il rapporto della Lloyds Bank, che supporta i risultati di Coinbase, afferma che gli americani più giovani sono più ricettivi verso opzioni finanziarie non ortodosse come le criptovalute, il che li rende più suscettibili alle frodi.
Questo gruppo cerca in modo aggressivo nuove iniziative imprenditoriali e vede la criptovaluta e altre nuove tecnologie come strumenti per migliorare il sistema finanziario e reinventare il cosiddetto “sogno americano”.
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