Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha attribuito la recente impennata di Bitcoin alle politiche pro-cripto della sua amministrazione, rafforzando la sua visione di rendere l'America il leader globale nelle risorse digitali.
Mercoledì, parlando al FII Priority Summit di Miami, Trump ha collegato la performance del mercato delle criptovalute e degli indici finanziari tradizionali alla sua leadership.
" In pochi mesi, il Dow Jones Industrial Average è salito di 2.200 punti e Bitcoin ha stabilito diversi massimi record di tutti i tempi perché tutti sanno che mi impegno a rendere l'America la capitale delle criptovalute", ha affermato Trump . "Vogliamo rimanere in prima linea su tutto, e uno di questi è la crittografia."
In particolare, da quando Trump si è assicurato la nomination repubblicana il 15 luglio 2024, quando Bitcoin aveva un prezzo di circa 61.000 dollari, il suo valore è salito al massimo storico di 109.114 dollari il 20 gennaio, segnando un guadagno di circa il 78,88%.
Gli analisti attribuiscono parte del rally al crescente ottimismo tra gli investitori crypto, alimentato dal sostegno pubblico di Trump e dalle promesse di porre fine all'ostilità normativa nei confronti del settore crypto.
Il presidente ha anche preso di mira la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti sotto la presidenza di Gary Gensler, criticando il suo approccio passato alla regolamentazione delle criptovalute. Trump ha affermato che l'agenzia aveva mantenuto una posizione contraddittoria nei confronti di Bitcoin e altri asset digitali, ma è stata costretta ad ammorbidire la sua posizione di fronte al crescente sostegno pubblico per le criptovalute.
" Ho firmato ordini esecutivi per mantenere gli Stati Uniti in prima linea nell'intelligenza artificiale e per porre fine alla guerra di Joe contro Bitcoin e criptovalute ", ha aggiunto Trump.
“ Abbiamo posto fine a quella guerra totalmente, quella guerra è finita. Sono stati molto ostili nei loro confronti fino alla fine, proprio perché ci sono così tante persone su Bitcoin e criptovalute. Poco prima della fine è venuta fuori la SEC e si sono comportati molto bene. Ero così gentile con le persone perché così tante persone venivano incriminate senza alcun motivo, un gruppo di persone molto politico. Ma hanno ritirato quelle accuse perché si sono resi conto che c’erano 100 milioni, 125 milioni di persone che usavano le criptovalute”.
Da quando è tornato in carica, Trump ha adottato misure per consolidare il suo sostegno tra gli appassionati di criptovalute. In particolare, ha nominato Paul Atkins, una nota figura cripto-friendly, a presiedere la SEC mentre Brian Quintenz è stato nominato per la CFTC.
Ha inoltre emesso un ordine esecutivo intitolato "Rafforzare la leadership degli Stati Uniti nella tecnologia finanziaria digitale", che vieta esplicitamente lo sviluppo e la promozione delle valute digitali delle banche centrali (CBDC), una mossa ampiamente applaudita dai sostenitori delle criptovalute.
Detto questo, la posizione pro-cripto di Trump gli è valsa gli elogi di importanti figure del settore, con il CEO di Ripple Brad Garlinghouse e il fondatore di Cardano Charles Hoskinson che suggeriscono che le sue politiche potrebbero elevare gli Stati Uniti a hub crittografico globale.