La Svizzera ha ufficialmente approvato una legislazione per esplorare il mining di Bitcoin, segnalando una crescente accettazione tra le istituzioni finanziarie tradizionali e i governi di tutto il mondo.
Questa iniziativa, riportata da Dennis Porter, CEO del Satoshi Action Fund, riflette una tendenza più ampia accelerata dai recenti cambiamenti politici, inclusa l'elezione di Donald Trump, che hanno riacceso l'interesse per Bitcoin come asset finanziario valido.
Potenziale di mining di Bitcoin nel mezzo della spinta legislativa
La legislazione affida al Consiglio di Stato il compito di produrre un rapporto completo che analizzi i potenziali vantaggi e le sfide associati all'estrazione di Bitcoin nella località del Canton Berna.
Secondo i documenti del tribunale, questo rapporto mira a identificare le aree in cui l’energia inutilizzata potrebbe essere sfruttata per le operazioni di mining, valutare come questa energia possa essere effettivamente utilizzata in collaborazione con le società minerarie di Bitcoin locali e valutare se il mining di Bitcoin può contribuire a stabilizzare la rete elettrica regionale. .
Tali iniziative derivano dal bipartisan “Gruppo parlamentare Bitcoin”, che cerca di posizionare Berna come un “hub lungimirante” nel mezzo di ciò che i legislatori chiamano una continua digitalizzazione della finanza.
Il Parlamento svizzero sostiene inoltre che le regioni del mondo con surplus di elettricità stanno iniziando a riconoscere il potenziale economico del mining di BTC . Queste operazioni sono viste come consumatori flessibili di energia in eccesso, in particolare laddove la produzione di energia supera la domanda locale.
In Svizzera, i legislatori sostengono che i minatori BTC potrebbero fornire una soluzione per le aree con prezzi dell’elettricità negativi, offrendo un incentivo finanziario per utilizzare energia altrimenti sprecata.
Il potenziale del mining di Bitcoin per stabilizzare le reti elettriche è sottolineato da esempi come il Texas, dove i minatori hanno collaborato con successo con gli operatori di rete per migliorare la resilienza energetica . Tuttavia, il Consiglio di Stato ha espresso preoccupazione per le implicazioni dell'aumento delle attività di mining di BTC nel Canton Berna.
Cautele contro l'intervento statale
Il consiglio afferma che attualmente non sono disponibili statistiche sul consumo di elettricità del mining di Bitcoin in Svizzera, ma è riconosciuto che gran parte di questa attività avviene all'estero grazie alla tecnologia cloud.
Un rapporto della Foundation for Technology Assessment (TA Swiss) evidenzia che la domanda di data center, guidata da tendenze come i Big Data e l’Internet delle cose, supera di gran lunga l’impatto del mining di criptovaluta sul consumo complessivo di elettricità.
Il Consiglio avverte che l’espansione del mining di Bitcoin potrebbe portare a fluttuazioni dei prezzi dell’energia, “mettendo a repentaglio” l’elettrificazione di altri settori come i trasporti e il riscaldamento.
Con la crescente domanda di elettricità determinata dalla digitalizzazione e dall’elettrificazione, si teme che il mining di Bitcoin possa esacerbare la concorrenza per risorse energetiche limitate.
I funzionari sottolineano inoltre che il mercato dovrebbe dettare l’offerta e la domanda di energia , suggerendo che eventuali benefici derivanti dall’attività mineraria dovrebbero emergere in modo organico piuttosto che attraverso l’intervento statale.
Al momento in cui scriviamo, la più grande criptovaluta si sta avvicinando ancora una volta al traguardo dei 100.000 dollari, attualmente scambiata a 96.760 dollari, in crescita del 10% negli ultimi quattordici giorni.
Immagine in primo piano da DALL-E, grafico da TradingView.com