State Street Corp., uno dei principali attori della finanza tradizionale con sede a Boston, sta valutando il lancio di una propria stablecoin e di depositi tokenizzati per migliorare la liquidazione dei pagamenti utilizzando la tecnologia blockchain.
Secondo un rapporto di Bloomberg di mercoledì, la banca ha compiuto sforzi attivi per integrarsi nel settore delle criptovalute.
State Street spinge per l’espansione digitale
Oltre agli sforzi in corso sulle stablecoin, State Street vuole partecipare allo sviluppo di un consorzio per il contante digitale ed esplorare opzioni di regolamento attraverso Fnality International, una società fintech in cui ha investito.
Fnality si concentra su soluzioni di pagamento basate su blockchain, che sono centrali nella strategia di State Street per semplificare i pagamenti globali. L’azienda ha intensificato il proprio impegno nel settore delle risorse digitali, integrando il proprio team dedicato nelle operazioni aziendali complessive. Ciò allinea la finanza tradizionale con le risorse digitali.
State Street ha fatto passi avanti nel settore blockchain. Attualmente fornisce servizi di amministrazione e contabilità dei fondi per gli ETF spot su Bitcoin e ha collaborato con Galaxy Asset Management per sviluppare ETF su asset digitali.
Nel frattempo, all'inizio del mese scorso è stato riferito che State Street stava ricostruendo la propria divisione di asset digitali appena sei mesi dopo aver tagliato il team, con l'intenzione di offrire servizi di custodia delle criptovalute.
La società ha inoltre recentemente intervistato 300 istituti di investimento, rivelando che quasi la metà è pronta a scambiare asset digitali dentro e fuori i registri distribuiti, data la giusta infrastruttura.
Le principali banche e istituzioni stanno abbracciando le criptovalute
Nella finanza tradizionale, i principali attori si rivolgono sempre più alla tokenizzazione degli asset del mondo reale (RWA), come obbligazioni e fondi, sfruttando la blockchain. Ciò ha comportato ulteriori vantaggi, quali maggiore efficienza, liquidazioni più rapide e costi amministrativi ridotti.
Nel frattempo, le stablecoin sono attraenti poiché sono ancorate al valore di un asset stabile, spesso il dollaro statunitense, e forniscono una rappresentazione digitale di una valuta fiat sulla blockchain.
JPMorgan Chase & Co. è stata in prima linea nell'adozione della tecnologia blockchain. L'entità ha lanciato la sua blockchain Onyx e JPM Coin nel 2020 e si è espansa con la Tokenized Collateral Network nel 2023.
D’altro canto, Goldman Sachs ha iniziato a negoziare obbligazioni digitalizzate su blockchain nel 2021, mentre PayPal ha lanciato la sua stablecoin PYUSD nell’agosto 2023
A marzo, BlackRock si è avventurato nella tokenizzazione degli asset con un fondo di liquidità digitale alcuni mesi dopo aver lanciato con successo un ETF spot su Bitcoin. Questi sviluppi dipingono un quadro della crescente accettazione delle risorse digitali nella finanza tradizionale, con le istituzioni che cercano di adattarsi al mercato attraverso la tecnologia blockchain.
Il post State Street sta esplorando il lancio di stablecoin e depositi tokenizzati: il rapporto è apparso per la prima volta su CryptoPotato .