La leggenda degli investimenti Stanley Druckenmiller elogia Bitcoin, ma si rammarica di non possederne alcuni

La leggenda degli investimenti Stanley Druckenmiller elogia Bitcoin, ma si rammarica di non possederne alcuni

Bitcoin viene spesso definito oro digitale e ora la criptovaluta di riferimento ha un'altra cheerleader di alto profilo: l'investitore miliardario in hedge fund Stanley Druckenmiller.

Druckenmiller, che gestiva il denaro di George Soros negli anni '90, ha ammesso in un'intervista con il miliardario degli hedge fund Paul Tudor Jones di non possedere Bitcoin, e questo forse è un errore.

Druckenmiller vede l'oro e il Bitcoin come riserve di valore

Il miliardario Stan Druckenmiller ha recentemente cantato le lodi di Bitcoin per aver creato un “marchio” negli ultimi quindici anni.

In un'intervista del 30 ottobre, la leggenda settantenne di Wall Street ha paragonato l'oro, considerato da decenni una riserva di valore affidabile, al Bitcoin. Sottolineando la netta differenza tra i due, ha sottolineato che possiede l'oro perché "è un marchio di 5.000 anni". Inoltre, ha riconosciuto la crescente preferenza per Bitcoin tra i più giovani, che lo preferiscono come riserva di valore poiché è più facile ed efficiente effettuare transazioni.

Nonostante Druckenmiller abbia riconosciuto il valore di Bitcoin, ha ammesso di non possedere alcun Bitcoin al momento, ma ha accennato alla possibilità di aggiungere la criptovaluta al suo portafoglio di investimenti nel prossimo futuro.

"Non possiedo Bitcoin, a dire il vero, ma dovrei", ha affermato.

La storia di Druckenmiller con BTC

Gli ultimi commenti di Druckenmiller sono in netto contrasto con i suoi precedenti commenti in un'intervista alla CNBC di fine 2020, in cui rivelò di possedere Bitcoin pur sostenendo che la sua posizione in oro era "molte, molte più volte" maggiore della sua allocazione in BTC.

In un’intervista del settembre 2022 ha rivelato di aver venduto i suoi BTC dopo che le banche centrali avevano imposto misure di inasprimento. Tuttavia, Druckenmiller ha affermato che l'industria delle criptovalute prospererebbe se le persone perdessero la fiducia nel sistema bancario centrale, citando la Banca d'Inghilterra dopo il crollo della sterlina britannica a metà del 2022.

Il sentimento verso la criptovaluta numero uno tra le società di Wall Street si è riscaldato nell'ultimo anno, dimostrato in particolare da una serie di richieste di fondi negoziati in borsa (ETF) Bitcoin presentate da importanti giganti finanziari.

Il Bitcoin è salito oltre i 34.000 dollari la scorsa settimana e quest'anno è cresciuto di oltre il 100%, dopo il brutale calo al ribasso del 2022.

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