In un recente sviluppo riguardante l'hacking da 100 milioni di dollari della piattaforma di scambio di criptovalute Poloniex , sono stati compiuti progressi significativi nel rintracciare i fondi rubati. La società di sicurezza e analisi blockchain PeckShield ha annunciato questi sviluppi in un recente post, rivelando che l'hacker responsabile del furto è stato identificato. Inoltre, le autorità di Cina, Stati Uniti e Russia sono state attivamente coinvolte nelle indagini. Tutti i fondi rubati sono stati contrassegnati per essere tracciati, rendendoli per il momento inutilizzabili.
Confermata l'identità dell'hacker Poloniex
Secondo il post di PeckShield, l'identità dell'hacker dietro l'hacking Poloniex è stata confermata, segnando una svolta cruciale nelle indagini in corso. Questa conferma apre la strada alle forze dell’ordine per intraprendere ulteriori azioni contro la parte responsabile.
Il coinvolgimento delle forze di polizia di Cina, Stati Uniti e Russia evidenzia la gravità della situazione e la determinazione nel consegnare l'hacker alla giustizia. Con tutti i fondi rubati meticolosamente tracciati e segnalati, l'hacker si trova ora ad affrontare un ultimatum significativo.
Nel tentativo di risolvere la situazione in modo amichevole, all'hacker è stata offerta una ricompensa di 10 milioni di dollari a condizione che restituisca i fondi rubati entro il 25 novembre 2023. Questa ricompensa rappresenta un'opportunità unica per l'hacker di evitare ripercussioni legali mentre contemporaneamente fare ammenda delle proprie azioni.
La perdita di 100 milioni di dollari di Poloniex
Poloniex ha subito una grave violazione della sicurezza il 10 novembre 2023, con conseguente furto di 100 milioni di dollari dalla piattaforma di scambio. La violazione è stata prontamente rilevata dal team Poloniex, che è intervenuto immediatamente disabilitando il wallet interessato. Gli esperti di sicurezza di CertiK hanno suggerito che l’hacking probabilmente è avvenuto a causa di una “compromissione della chiave privata”.
PeckShield è stato determinante nello scoprire i trasferimenti sospetti che alla fine hanno rivelato l'identità dell'hacker. Questi trasferimenti comportavano una serie di transazioni dal portafoglio “Poloniex 4” al portafoglio dell'hacker, che comprendeva una gamma di criptovalute tra cui Ethereum (ETH), Tron (TRX), Tether (USDT), TrueUSD (TUSD), Pepe (PEPE), FLOKI e Shiba Inu (SHIB).
L’hacker deve ora prendere una decisione cruciale. Con la scadenza del 25 novembre 2023 imminente, hanno l’opportunità di restituire i fondi rubati e richiedere la ricompensa del cappello bianco di 10 milioni di dollari. Questo ultimatum offre all'hacker la possibilità di rettificare le proprie azioni ed evitare conseguenze legali.