Sei gruppi per i diritti digitali hanno presentato una denuncia antitrust contro Alphabet nell’UE

Alphabet è sotto esame nell'UE dopo che sei organizzazioni per i diritti umani e digitali hanno presentato una denuncia antitrust contro l'azienda.

Il reclamo sollecita le autorità di regolamentazione a indagare se Alphabet violi il Digital Markets Act (DMA), in particolare per quanto riguarda le procedure intuitive per la disinstallazione delle app.

Sei gruppi per i diritti umani e digitali accusano Alphabet di violare le regole del DMA

La DMA è una delle normative dell'UE destinate alle aziende tecnologiche. È stata istituita nel 2023 e attualmente supervisiona sette aziende tecnologiche, tra cui Google di Alphabet. Il ruolo della legge è garantire l'equità nella concorrenza tecnologica, definendo linee guida che le aziende devono seguire nelle loro attività quotidiane.

Per garantire una concorrenza leale, il DMA impedisce ai sette giganti della tecnologia di esercitare potere sulle altre aziende tecnologiche presenti nell'ecosistema. Inoltre, offre tutela ai consumatori, consentendo loro di fare le proprie scelte.

Le sei organizzazioni per i diritti umani e digitali hanno accusato Alphabet di aver violato le leggi del DMA. Il gruppo comprende rappresentanti dell'organizzazione britannica per i diritti umani ARTICLE 19, nonché di European Digital Rights (EDRi), Free Software Foundation Europe (FSFE), Gesellschaft für Freiheitsrechte (GFF), Homo Digitalis e Vrijschrift.org.

In base alla spiegazione del gruppo, l'azienda tecnologica ha violato una norma del DMA che imponeva ai gatekeeper o alle aziende che offrono piattaforme di servizi chiave ai clienti aziendali di consentire loro di disinstallare facilmente le applicazioni software dal sistema operativo del gatekeeper.

Nel caso Alphabet, l'azienda tecnologica è stata accusata di aver creato il suo complesso Core Platform Service Android per gli utenti, in quanto nascondeva l'opzione di disinstallazione per le app preinstallate di Google.

Inoltre, quando gli utenti si sono rivolti al gigante della tecnologia chiedendo linee guida per la procedura di disinstallazione, si ritiene che Alphabet li abbia scoraggiati dal procedere con questo scopo. Dopo aver affermato queste affermazioni, il gruppo ha avviato una discussione con le autorità di regolamentazione dell'UE per indagare sulla questione.

Alphabet ha risposto sostenendo che le accuse erano false. Secondo un rappresentante di Google, la procedura di disinstallazione delle app sui dispositivi Android era semplice, quindi il reclamo contro di loro non rappresentava una vera sfida per gli utenti. Il rappresentante ha inoltre affermato di aver già ricevuto un reclamo simile in precedenza, ma, considerata la situazione, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (CMA) ha ritirato le accuse.

Nel frattempo, la Commissione Europea ha dichiarato di aver ricevuto il reclamo e che seguirà i passaggi normativi richiesti per valutarlo.

Gli editori indipendenti fanno causa a Google (di Alphabet) per le sue panoramiche sull'intelligenza artificiale

Tuttavia, questo mese, anche Google, di Alphabet, ha dovuto affrontare un reclamo antitrust dell'UE da parte di editori indipendenti, i quali sostenevano che le panoramiche di intelligenza artificiale dell'azienda tecnologica avessero causato gravi danni che li avevano gravemente colpiti. Hanno chiesto all'autorità di regolamentazione di porre fine a tale situazione e prevenire ulteriori danni.

Le panoramiche basate sull'intelligenza artificiale di Google sono riepiloghi generati dall'intelligenza artificiale che compaiono sopra i link standard a siti web simili. I riepiloghi sono disponibili in oltre 100 paesi. Google ha recentemente apportato modifiche a queste panoramiche basate sull'intelligenza artificiale, tra cui l'inclusione di annunci pubblicitari.

La decisione di Google di integrare l'intelligenza artificiale nella sua funzione di ricerca ha suscitato polemiche tra i cittadini, soprattutto tra gli editori. La decisione è considerata un grosso rischio.

Per quanto riguarda il reclamo dell'editore a Google, il documento dell'Independent Publishers Alliance pubblicato il 30 giugno ha evidenziato che il gigante della tecnologia ha abusato del suo controllo nel mercato della ricerca online.

Secondo il documento, il motore di ricerca principale di Google utilizza impropriamente i contenuti web per le sue panoramiche basate sull'intelligenza artificiale nella Ricerca Google. Aggiunge che questa pratica ha causato, e continua a causare, danni significativi agli editori, comprese le testate giornalistiche, in termini di traffico, lettori e perdite di fatturato.

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