Scoperta rete crittografica illegale nel Regno Unito: bancomat sequestrati e arresti effettuati

Due arresti e il sequestro di sette sportelli bancomat per criptovalute nel sud-ovest di Londra hanno segnato l'ultima mossa delle autorità di regolamentazione del Regno Unito contro i servizi di valuta digitale non autorizzati.

Secondo un comunicato stampa rilasciato dalla Financial Conduct Authority, due persone sono state interrogate in via cautelativa dopo che gli agenti della FCA e della polizia metropolitana hanno perquisito quattro siti questa settimana.

Gli inquirenti sostengono che gli sportelli automatici facevano parte di una rete di cambio non registrata che aggirava le norme antiriciclaggio.

Repressione severa a Londra

Secondo quanto riportato dalla FCA, gestire un bancomat per criptovalute senza registrazione ha comportato conseguenze concrete per alcune persone.

Da gennaio 2021, qualsiasi azienda che offra servizi di scambio o chioschi di criptovalute deve registrarsi presso l'agenzia ed effettuare la due diligence sulla clientela.

Tali controlli includono la verifica della provenienza dei fondi e la garanzia che le macchine non possano essere utilizzate per nascondere denaro illecito.

Ora che sette sportelli bancomat sono stati chiusi e due sospettati sono stati rilasciati in attesa di ulteriori indagini, il messaggio è chiaro: le autorità di regolamentazione non scherzano.

Attenzione alle macchine non registrate

Therese Chambers, direttrice esecutiva per l'applicazione delle norme e la supervisione del mercato della FCA, ha avvertito gli operatori che le macchine non registrate "favoriscono solo la criminalità".

Ha sottolineato che attualmente nel Regno Unito non ci sono sportelli bancomat per criptovalute legali e che chiunque venga sorpreso a gestirne uno rischia non solo multe, ma anche il carcere. Non sono state ancora presentate accuse formali in quest'ultima operazione, ma l'indagine è in corso.

Diverse settimane fa, la prima condanna penale per una rete di sportelli bancomat crittografici non registrati ha fatto notizia. Un certo Olumide Osunkoya è stato condannato a quattro anni di carcere dopo aver gestito un'operazione da 2,5 milioni di sterline tramite la sua società, GidiPlus.

I documenti del tribunale hanno dimostrato che i suoi sportelli bancomat aggiravano le misure di sicurezza di base e applicavano maggiorazioni fino al 60%. Ha continuato a operare nonostante gli fosse stata negata la registrazione presso la FCA ed è stato condannato per utilizzo di documenti di identità falsi, falsificazione e possesso di beni illeciti.

Confronto con altri paesi

Mentre il Regno Unito mantiene un divieto totale, altre nazioni stanno adottando strategie diverse. Negli Stati Uniti, sono operativi oltre 29.000 sportelli bancomat per criptovalute, sebbene le autorità di regolamentazione statali stiano intervenendo.

Il Nebraska ha imposto regole di licenza, limiti alle transazioni e requisiti di rimborso per le truffe. A Spokane, Washington, le autorità cittadine hanno provveduto a vietare del tutto le macchinette.

La Nuova Zelanda è andata oltre, introducendo un divieto nazionale totale, mentre in Australia nuovi controlli limitano la quantità di denaro contante che i clienti possono scambiare per transazione e obbligano i chioschi a esporre avvisi di truffa.

Questo mosaico di approcci dimostra che non esiste una risposta univoca. Alcuni sostengono che un divieto severo fermi i criminali. Altri sostengono che le macchine regolamentate possano aiutare le persone comuni ad acquistare criptovalute in modo sicuro, a patto che rispettino le regole.

Immagine in evidenza da Unsplash, grafico da TradingView

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