Salvezza da 48 milioni di dollari: Roger Ver, il “Gesù dei Bitcoin”, risolve il caso di frode fiscale

Roger Ver, uno dei primi promotori di Bitcoin, spesso chiamato "Gesù Bitcoin", ha raggiunto quello che i resoconti descrivono come un accordo provvisorio per risolvere un caso penale fiscale negli Stati Uniti, pagando circa 48 milioni di dollari.

Secondo i pubblici ministeri, il pagamento colmerebbe i presunti ammanchi fiscali legati ai suoi possedimenti in criptovalute dal 2014 al 2017. L'accordo non è ancora definitivo e deve essere approvato da un tribunale federale.

Dettagli dell'accordo e revisione giudiziaria

Secondo quanto riportato , l'accordo è strutturato come un accordo di sospensione dell'azione penale. Ciò significa che le accuse potrebbero essere ritirate se Ver rispettasse i termini stabiliti dai pubblici ministeri e dal tribunale.

L'accordo non è stato depositato presso il giudice e, secondo gli osservatori legali, il giudice potrebbe modificarne alcune parti o respingerlo. L'estradizione e gli arresti precedenti rimangono parte integrante del fascicolo pubblico del caso.

Ver è stato arrestato in Spagna dopo che l'atto d'accusa è stato desecretato nell'aprile 2024 e le autorità statunitensi hanno successivamente chiesto il suo trasferimento.

Accuse e valutazione patrimoniale

Secondo i documenti depositati in tribunale e le dichiarazioni pubbliche del Dipartimento di Giustizia, i procuratori affermano che "Bitcoin Jesus" e le aziende a lui collegate detenevano circa 131.000 BTC quando lasciò gli Stati Uniti nel 2014.

Secondo i procuratori, negli atti il ​​valore di tale tesoro ammontava a circa 114 milioni di dollari e sono state applicate le norme sull'espatrio che trattano i beni come se fossero stati venduti il ​​giorno prima della rinuncia alla cittadinanza da parte di qualcuno.

I calcoli del governo hanno portato a un'imposta dichiarata di circa 48 milioni di dollari per gli anni in questione.

Le accuse nel caso includono accuse di frode fiscale e frode postale, basate sulle accuse secondo cui Ver avrebbe sottostimato i propri averi personali e minimizzato le distribuzioni da parte delle società da lui controllate. Tali accuse rimarranno al vaglio del pubblico fino a quando un tribunale non firmerà un accordo definitivo.

Bitcoin Jesus: team legale e legami politici

Secondo alcune indiscrezioni, Ver avrebbe assunto avvocati legati a personaggi politici e di spicco del mondo Bitcoin. I media affermano inoltre che avrebbe pagato 600.000 dollari all'alleato di Trump, Roger Stone, nell'ambito di attività di lobbying, e tali pagamenti hanno attirato l'attenzione di commentatori di entrambi gli schieramenti politici.

Alcuni osservatori stanno valutando se i legami politici influenzino il modo in cui viene gestita l'applicazione delle norme sulle criptovalute sotto l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, mentre altri invitano alla cautela e sottolineano la necessità di fatti legali per guidare qualsiasi conclusione.

Immagine in evidenza da Pexels, grafico da TradingView

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