Secondo quanto riferito, la Russia si è rivolta alle criptovalute per facilitare il commercio di petrolio con India e Cina, utilizzando risorse digitali per aggirare le sanzioni occidentali.
Mentre le valute legali come il dirham degli Emirati Arabi Uniti dominano ancora la maggior parte delle transazioni, gli asset digitali stanno diventando una componente piccola ma crescente del commercio energetico del Paese.
Approfondire l’adozione delle criptovalute
Lo sviluppo è stato segnalato per la prima volta da Reuters, che, citando fonti non identificate, ha affermato che le compagnie petrolifere russe stanno utilizzando Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH) e stablecoin come Tether (USDT) per convertire yuan cinesi e rupie indiane in rubli.
Secondo il rapporto, un acquirente cinese può pagare il petrolio russo in yuan a una società commerciale offshore. Un intermediario converte quindi i fondi in criptovalute prima di trasferirli attraverso più conti. Infine, le risorse digitali vengono scambiate con rubli in Russia, consentendo alle transazioni di bypassare le reti bancarie tradizionali.
Si dice che questo metodo si sia rivelato particolarmente utile per evitare la necessità di Mosca di dollari americani. Si allinea inoltre alle modifiche legislative apportate dalla Russia nel 2024, consentendo l’uso delle valute digitali nel commercio internazionale.
Sebbene la Banca di Russia abbia messo in atto un severo divieto sui pagamenti in criptovalute nazionali, il governo ne ha incoraggiato l'uso nelle transazioni transfrontaliere, segnalando un approccio pragmatico al mantenimento della stabilità economica.
Trading di criptovalute limitato per investitori selezionati
Di recente, la banca ha proposto un periodo di prova di tre anni che consente a investitori selezionati con un patrimonio netto elevato di scambiare criptovalute sotto stretto controllo normativo. Secondo quanto riferito , l'iniziativa, annunciata il 12 marzo, mira a migliorare la trasparenza del mercato mantenendo il controllo sulle attività degli asset digitali nel paese.
L'anno scorso, il ministro delle Finanze Anton Siluanov ha confermato che le imprese russe utilizzano le criptovalute per superare le restrizioni economiche imposte dagli Stati Uniti e dai loro alleati in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca nel febbraio 2022.
La tendenza non riguarda solo la Russia. Anche altre nazioni nella lista nera, come il Venezuela e l’Iran, si sono rivolte alle criptovalute per mantenere a galla le loro economie. Tuttavia, l’adozione di valute virtuali da parte del gigante esportatore di petrolio nel suo commercio energetico segna un’importante escalation nei suoi sforzi per eludere le restrizioni imposte su di esso.
Il post Rapporto: La Russia sfrutta le criptovalute per il commercio petrolifero per aggirare le sanzioni è apparso per la prima volta su CryptoPotato .