Di Matthew Hayward , analista di mercato senior presso PrimeXBT
Ottobre è stato storicamente un mese forte per le criptovalute, in particolare Bitcoin. Tuttavia, dobbiamo ancora testimoniare gli impressionanti guadagni che abbiamo visto negli anni precedenti. Attualmente, Bitcoin è in rialzo di oltre il 6% nel mese, il che è alquanto incoraggiante. Dato l’inizio di “Uptober”, sembrava probabile che il mese si sarebbe concluso in modo piatto o con rendimenti minimi. Allora, cosa ha causato tutto ciò e perché non abbiamo visto i guadagni significativi attesi? Se guardiamo indietro all'inizio di ottobre, diversi annunci e sviluppi avvenuti durante quel periodo hanno contribuito al crollo iniziale di Bitcoin all'inizio del mese.
Fonte: Crypto Rover
Una potenziale recessione all’orizzonte?
Storicamente, Bitcoin e il mercato più ampio delle criptovalute non hanno mai vissuto un lungo periodo di significativa incertezza. Dalla creazione di Bitcoin alla fine degli anni 2000, è esistito solo nell’era successiva alla crisi finanziaria del 2008. Ciò solleva la domanda: cosa accadrebbe se si verificasse un evento “Cigno Nero”? Che impatto avrebbe sui movimenti dei prezzi e sulle cosiddette “teorie del ciclo”?
Fonte: Vanity Fair
Instabilità politica che influenza l’attuale movimento dei prezzi
Gli eventi chiave che dobbiamo considerare in questi tempi provengono sia dal punto di vista politico che da quello economico. Politicamente, le elezioni americane sono ormai alle porte e gli attuali sondaggi mostrano che Trump è in testa alla classifica in termini di popolarità. Sebbene il risultato effettivo sarà noto solo il giorno delle elezioni, la storia ha dimostrato che la candidatura di Trump ha già portato uno slancio positivo sia per i mercati tradizionali che per quelli delle criptovalute. Ha anche rilasciato dichiarazioni chiare a sostegno dell'adozione della criptovaluta se rieletto, il che solleva la domanda: ciò potrebbe portare a una maggiore adozione nel settore? Solo il tempo lo dirà.
Un altro fattore politico significativo che influenza sia i mercati tradizionali che quelli delle criptovalute sono le tensioni in corso in Medio Oriente. All’inizio di ottobre abbiamo visto come questi sviluppi hanno influenzato i prezzi, con il Bitcoin in calo di oltre l’11%. Questo calo potrebbe essere una delle ragioni principali per cui i rendimenti “maggiori” previsti da molti trader e analisti per ottobre non si sono ancora materializzati.
Allo stato attuale, la capitalizzazione di mercato totale del mercato delle criptovalute sembra pronta per una spinta estesa verso nuove aree di interesse. Tuttavia, questi eventi politici potrebbero avere impatti a breve o lungo termine sui prezzi, a seconda dei loro esiti. Inoltre, ci sono alcuni dati economici interessanti che continuano a sorprendere e lasciare perplessi i partecipanti al mercato.
Continua l'incertezza Marco-economica
A settembre, la Federal Reserve ha annunciato un significativo taglio dei tassi di interesse dello 0,5%, una mossa notevole dato che i tassi erano rimasti invariati per un periodo prolungato. L’ultima volta che hanno effettuato un taglio dei tassi così aggressivo, è coinciso con il crollo del mercato azionario e l’inizio della crisi finanziaria del 2008.
Dopo l’annuncio della decisione sul tasso di interesse, i dati sui salari non agricoli sono risultati significativamente più alti del previsto, in contrasto con i rapporti precedenti. La Federal Reserve aveva precedentemente sottolineato la sua intenzione di sostenere il mercato del lavoro e, con l’avvicinarsi delle elezioni, sembra che ci stia riuscendo. Tuttavia, la domanda rimane: quanto saranno sostanziali le revisioni del prossimo anno se questi risultati saranno effettivamente gonfiati?
Fonte: Reuters
C’è il rischio che l’inflazione continui a salire?
Dopo il taglio dei tassi d'interesse dello 0,5% da parte della Federal Reserve e i dati sull'occupazione più forti del previsto, l'attenzione si è spostata sull'inflazione. La Fed ha ribadito il proprio impegno a riportare l’inflazione al target del 2%, ma i trader erano cauti rispetto al rischio che l’inflazione potesse aumentare dopo il taglio dei tassi. Gli ultimi dati sull'indice dei prezzi al consumo sono stati leggermente superiori alle attese, pari al 2,4%, anche se appena al di sotto del 2,5% del mese precedente. Se l’inflazione tende al rialzo e i dati sul PIL statunitense rimangono stabili o diminuiscono, esiste il rischio di “stagflazione”. 
Quindi, in che modo questi eventi influenzano la criptovaluta e i mercati in generale?
Man mano che l’adozione delle criptovalute diventa più diffusa e gli attori istituzionali più grandi entrano nel mercato, possiamo aspettarci che gli indicatori tradizionali influenzino sempre più il modo in cui vengono scambiati gli asset rischiosi come le criptovalute. Il grafico seguente illustra come il leggero aumento dei risultati dell'IPC (linea rossa) abbia coinciso con un calo del prezzo del Bitcoin. Ciò evidenzia l’importanza di considerare gli eventi globali chiave quando si prevedono e si interpretano gli attuali movimenti dei prezzi in Bitcoin e nelle altcoin più in generale.
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