Strategy, precedentemente nota come MicroStrategy, ha fatto grandi progressi nel mercato delle criptovalute con la sua coraggiosa trasformazione in una tesoreria Bitcoin (BTC), una mossa che ha prodotto notevoli guadagni non realizzati nell'ultimo anno.
L'approccio di Michael Saylor ha posizionato l'azienda di software aziendale come potenziale candidata per l'inclusione nell'S&P 500, un indice delle 500 maggiori società quotate in borsa negli Stati Uniti.
La società di Michael Saylor punta all'inclusione nell'S&P 500
Secondo un rapporto di Bloomberg, il guadagno non realizzato di 14 miliardi di dollari registrato dalla società nell'ultimo trimestre ha teoricamente soddisfatto i requisiti di redditività necessari per l'ingresso in questo indice.
Sebbene il percorso verso l'inclusione rimanga arduo, Bloomberg riporta che, se accettata, la società richiederebbe ai fondi di investimento passivi che replicano l'indice di acquistare circa 50 milioni di azioni. Ciò si tradurrebbe in un afflusso stimato di 16 miliardi di dollari ai prezzi di mercato attuali.
Tuttavia, il rapporto sottolinea che il processo di ingresso nell'S&P 500 è tutt'altro che automatico. Il comitato dell'indice valuta diversi fattori, tra cui liquidità, redditività e storia di negoziazione, applicando anche un giudizio soggettivo sull'equilibrio del settore.
Le aziende devono soddisfare criteri specifici, come una capitalizzazione di mercato minima di 22,7 miliardi di dollari e dimostrare un reddito positivo negli ultimi quattro trimestri e negli ultimi quattro trimestri. Al momento della stesura di questo articolo, la società di Saylor ha una capitalizzazione di mercato di oltre 90 miliardi di dollari.
Attualmente il settore tecnologico domina l'indice S&P 500, ma la recente inclusione di Coinbase Global e Block, fondata da Jack Dorsey, indica un crescente riconoscimento delle risorse digitali nella finanza tradizionale.
Melissa Roberts, amministratore delegato di Stephens, ha osservato che l'ingresso di Coinbase testimonia l'intenzione del comitato di rafforzare la rappresentanza delle aziende leader nei settori emergenti. "Se qualcuno è un grande attore nel settore, è difficile ignorarlo", ha osservato.
Preoccupazioni future per la strategia
Nonostante l'ottimismo che circonda la candidatura di Strategy, persiste lo scetticismo riguardo alla sostenibilità del modello di tesoreria aziendale di Saylor.
Questo modello prevede la raccolta di capitali tramite debito e azioni per acquisire e detenere Bitcoin. Ad agosto, le azioni di Strategy sono scese del 17%, indicando una potenziale erosione del premio di cui l'azienda godeva in precedenza sui suoi asset Bitcoin.
Inoltre, la volatilità del titolo MSTR di Strategy, con oscillazioni di prezzo a 30 giorni che raggiungono il 96% secondo i dati Bloomberg, supera persino quella di colossi tecnologici di spicco come Nvidia e Tesla. Il rapporto evidenzia che questa volatilità potrebbe destare preoccupazione per il comitato dell'indice.
Sebbene Strategy sia stata inclusa nel Nasdaq 100 lo scorso dicembre, l'S&P 500 rappresenta un indice molto più ampio, con quasi il doppio degli asset gestiti e quasi 10.000 miliardi di dollari legati a strategie di investimento passive. Saylor ha già lasciato intendere che il 2025 potrebbe essere un anno cruciale per l'inclusione nell'S&P 500.
Immagine in evidenza da DALL-E, grafico da TradingView.com