Benjamin Chow, noto sviluppatore di criptovalute e co-fondatore dell'exchange decentralizzato Meteora su Solana, è stato indicato come la forza trainante di un piano per truffare gli investitori attraverso 15 diversi schemi di token.
Una versione rivista di una class action intentata per la prima volta presso un tribunale federale di New York il 21 aprile 2025 afferma che Chow, Meteora e Kelsier Ventures, una società gestita da Hayden Davis e alcuni membri della sua famiglia, hanno utilizzato i nomi di personaggi famosi come la first lady statunitense Melania Trump e il presidente argentino Javier Milei per dare credibilità a truffe coordinate volte a spremere denaro da ignari investitori in criptovalute.
Meccanismi del presunto schema
La denuncia iniziale accusava Chow, Meteora e i membri della famiglia Davis di aver mentito agli investitori in criptovalute. Affermava di aver guadagnato denaro a spese del pubblico manipolando il prezzo di un token basato su Solana chiamato M3M3, la cui offerta era controllata per il 95% da un gruppo di insider.
Il documento modificato ora sostiene che la frode potrebbe essere avvenuta con ben 15 criptovalute, tra cui le controverse monete meme MELANIA e LIBRA, promosse rispettivamente dalla signora Trump e dal presidente Milei. Si dice che questa informazione provenga da messaggi privati condivisi da un informatore, in cui Davis avrebbe ammesso di aver effettuato "almeno quindici lanci di token su indicazione di Chow".
I querelanti affermano che Chow e gli altri imputati hanno "preso in prestito credibilità" da personaggi pubblici e li hanno usati come "vetrina" per rendere i loro piani più legittimi. Per questo motivo, non ritengono Melania o Milei responsabili; si concentrano invece su Meteora, il suo co-fondatore e il management di Kelsier.
Il nuovo fascicolo sostiene che il presunto complotto sia stato portato avanti in modo altamente organizzato, con ogni partecipante che aveva un ruolo ben definito. Chow sarebbe stato presumibilmente responsabile dell'aspetto tecnico grazie alla sua "conoscenza unica del codice e alla capacità di manipolare la liquidità, l'instradamento delle commissioni e i controlli dell'offerta". In quanto tale, i querelanti affermano che gli era possibile controllare l'offerta e i prezzi dei nuovi token, creando situazioni in cui il loro valore poteva essere artificialmente aumentato e poi crollato all'insaputa dei normali trader.
Per quanto riguarda il marketing, la causa punta il dito contro Kelsier Ventures, dove Hayden, Charles e Gideon Davis hanno utilizzato influencer a pagamento e campagne sui social media per far sembrare che ci fosse una reale domanda pubblica per monete meme come MELANIA e LIBRA. Il gruppo avrebbe utilizzato la stessa formula per tutti i 15 token: hanno creato una scarsità artificiale, hanno inondato Internet di promozioni a pagamento e poi, quando i prezzi sono saliti, gli insider hanno venduto tutti i loro titoli in una volta sola, il che ha fatto crollare il valore dell'asset e ha lasciato altri investitori con enormi perdite.
Un modello di negazione e prove crescenti
Secondo la causa, dopo il crollo del token LIBRA nel febbraio 2025, Meteora ha finto di inserire Kelsier nella lista nera, una mossa che i querelanti hanno definito "performativa". Si dice che Chow e i membri della dirigenza di Meteora abbiano rilasciato dichiarazioni giurate descrivendosi come "sviluppatori passivi di software autonomo", suggerendo di non avere nulla a che fare con l'andamento dei prezzi delle criptovalute in questione.
Il programmatore ha abbandonato Meteora a febbraio, continuando a sostenere la propria innocenza, ma i dati di società di analisi blockchain come Bubblemaps raccontano una storia diversa. Il loro rapporto del 17 febbraio 2025 ha analizzato gli indirizzi dei wallet che mostravano chiaramente legami finanziari tra coloro che avevano creato MELANIA e LIBRA, rivelando al contempo che gli addetti ai lavori avevano realizzato profitti per oltre 100 milioni di dollari.
Il post Il co-fondatore di Meteora colpito da una nuova causa per truffe sui token legate a Trump e Milei è apparso per la prima volta su CryptoPotato .