I senatori criticano la spinta di Meta verso la stablecoin, citando rischi per la privacy e scappatoie normative

I senatori democratici Elizabeth Warren e Richard Blumenthal hanno inviato una lettera al CEO di Meta Mark Zuckerberg, esprimendo preoccupazione per le indiscrezioni secondo cui il colosso della tecnologia starebbe nuovamente valutando il lancio della propria stablecoin.

Nella lettera, i senatori avvertono che il rinnovato interesse di Meta per la valuta digitale, che ricorda le fallimentari iniziative Libra e Diem, potrebbe rappresentare un serio rischio per la privacy finanziaria, la concorrenza economica e la sovranità monetaria nazionale.

Zuckerberg insiste sulla strategia delle stablecoin

Citando recenti resoconti secondo cui Meta avrebbe avviato trattative con aziende di criptovalute e assunto un dirigente fintech per guidare la spinta verso la stablecoin, i legislatori hanno sostenuto che qualsiasi mossa del genere, sia tramite emissione diretta che tramite partnership strategica, consentirebbe all'azienda di rafforzare la sua presa sui pagamenti nel suo enorme ecosistema di 3,5 miliardi di utenti.

I senatori esprimono preoccupazione per il fatto che una stablecoin basata su MetaTrader possa consentire una sorveglianza più approfondita delle transazioni degli utenti, minacciare la concorrenza ed esporre i consumatori a un'instabilità finanziaria sistemica. Tracciando parallelismi con il depegging di USDC del 2023 e il successivo backstop federale, avvertono che i contribuenti potrebbero nuovamente essere costretti a farsi carico delle conseguenze di una corsa agli sportelli di una stablecoin basata su MetaTrader.

Oltre al rischio finanziario, la lettera ha anche evidenziato la storia di violazioni della privacy, indagini antitrust e incapacità dell'azienda di proteggere gli utenti, in particolare i bambini, da eventuali danni, sostenendo che tali precedenti rendono l'azienda particolarmente inadatta a gestire un sistema di valuta privata.

Anche la tempistica della rinnovata ambizione dell'azienda in materia di stablecoin è significativa, in quanto arriva mentre il Congresso discute il GENIUS Act, che potrebbe aprire la strada alle Big Tech per l'emissione di dollari digitali attraverso affiliate scarsamente regolamentate. Warren e Blumenthal si chiedono se Meta stia facendo pressioni sui legislatori per influenzare il testo del disegno di legge e chiedono chiarimenti sulla possibilità che l'azienda stia cercando di sfruttare scappatoie normative per ottenere una partecipazione di controllo in un emittente di stablecoin.

Scadenza Meta Faces 17 giugno

La lettera richiede inoltre informazioni dettagliate entro il 17 giugno, tra cui un elenco delle aziende crypto consultate, le piattaforme previste per l'implementazione e le attività di lobbying relative ai GENIUS Act e STABLE Act. I senatori hanno chiesto all'azienda tecnologica di spiegare in che modo i suoi attuali piani per le stablecoin differiscano dai progetti Libra e Diem e quali misure siano state adottate per affrontare le preoccupazioni del passato.

In una chiara reazione a quella che considerano una pericolosa eccessiva ingerenza, i legislatori chiedono se sosterrebbero gli emendamenti volti a impedire alle aziende Big Tech di emettere o controllare esplicitamente le stablecoin.

L'articolo I senatori criticano la spinta di Meta verso le stablecoin, citano rischi per la privacy e scappatoie normative è apparso per la prima volta su CryptoPotato .

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