Nel bel mezzo delle turbolenze economiche e delle sanzioni internazionali, il Venezuela si sta rivolgendo alle criptovalute per condurre affari. Rapporti locali hanno indicato che USDT, la stablecoin ancorata al dollaro emessa da Tether , sta guadagnando popolarità come mezzo per eludere le sanzioni e regolare i pagamenti con clienti e fornitori stranieri.
Come i venezuelani usano USDT
L'uso di stablecoin come USDT in Venezuela non è un fenomeno nuovo. A causa dell'inflazione dilagante e della svalutazione del Bolivar, la valuta nazionale, molti venezuelani si sono rivolti alle stablecoin per proteggere i loro beni.
Secondo Chainalysis , una società di analisi blockchain, il principale caso d'uso per USDT e altre stablecoin in Venezuela è la protezione dalla svalutazione.
Tuttavia, gli analisti locali hanno scoperto un secondo caso d'uso per USDT in Venezuela. Alcune aziende utilizzano la stablecoin come metodo di pagamento per clienti e fornitori stranieri che temono di utilizzare i mezzi di pagamento tradizionali a causa del rischio di ricevere sanzioni.
Mentre molte di queste società rimangono non identificate, si dice che parte del flusso di cassa provenga da società situate in Asia e Russia.
Secondo Juan Blanco, direttore della società di consulenza locale Bitdata consultants, alcuni prodotti di alto valore fabbricati in Venezuela vengono scambiati in USDT. Questo perché il blocco imposto dalle sanzioni rende difficile condurre transazioni internazionali utilizzando i metodi di pagamento tradizionali.
Luis Gonzalez, manager di Cashea, un centro di finanziamento locale, afferma che le sanzioni stanno colpendo le PMI venezuelane, anche quando non sono l'obiettivo. L'accesso a trasferimenti internazionali, valuta, mezzi di pagamento e fornitori è limitato. USDT è l'unica alternativa che hanno.
Possibile implementazione di criptovalute
L'uso delle criptovalute per eludere le sanzioni in Venezuela non è un'idea nuova. Nel 2019, la banca centrale del paese stava studiando l'uso di ether e bitcoin per pagare i fornitori di PDVSA, la compagnia petrolifera statale, secondo Bloomberg.
Più recentemente, a ottobre, il Dipartimento di Giustizia ha incriminato cinque cittadini russi e due broker petroliferi che utilizzavano USDT come parte di un piano per acquistare attrezzature per l'esercito russo e vendere petrolio venezuelano.
L'accusa sostiene che almeno una vendita di 500.000 milioni di barili di greggio potrebbe essere stata regolata utilizzando USDT.
L'uso di USDT in Venezuela è ancora agli inizi, ma sta guadagnando popolarità come mezzo per condurre transazioni internazionali. Mentre alcune aziende lo utilizzano per proteggere dalla svalutazione, altre lo utilizzano per eludere le sanzioni ed effettuare pagamenti a clienti e fornitori stranieri. Resta da vedere come reagirà il governo venezuelano a questa tendenza, ma è chiaro che le criptovalute stanno diventando una parte importante dell'economia del paese.