Una recente ricerca condotta dal Museo dell’Università di Nagoya ha svelato intuizioni rivoluzionarie sulle pratiche di produzione di utensili degli esseri umani del Paleolitico in Medio Oriente, risalenti a un periodo compreso tra 70.000 e 30.000 anni fa. Lo studio, concentrandosi sul discernimento e sulla selezione delle rocce per la creazione di strumenti, evidenzia le capacità cognitive avanzate di questi antichi esseri umani.
Le scoperte dei ricercatori rivelano una scelta strategica di materiali, principalmente ossidiana e selce, per la fabbricazione di utensili durante il Paleolitico medio e superiore. La selce, apprezzata per la sua trasparenza e levigatezza, era particolarmente ricercata per la sua facilità a fratturarsi e modellare in spigoli vivi. Questa preferenza dimostra una profonda comprensione delle proprietà dei materiali e la capacità di selezionare le rocce più adatte per specifici scopi di costruzione di utensili.
Preferenze e tecniche in evoluzione
Nel corso dei millenni è stato osservato un cambiamento significativo nella preferenza materiale. Inizialmente, i produttori di utensili del Paleolitico preferivano la selce a grana media per strumenti più grandi, apprezzandone la durabilità nonostante la sua difficile lavorabilità. Come suggeriscono i ricercatori, questa scelta è derivata dalla mancanza di fratture interne nella selce a grana media, rendendola più adatta alla realizzazione di utensili robusti. Tuttavia, col passare del tempo, si verificò una transizione verso la selce a grana fine, soprattutto per la realizzazione di utensili più piccoli. Questo spostamento può essere attribuito alla minore richiesta di forza per la fratturazione, nonostante la prevalenza di fratture interne dovute ad attività geologiche.
Abilità cognitive dei primi esseri umani
Questo studio fa luce sui processi cognitivi dei nostri antenati paleolitici. Il loro processo decisionale nella selezione dei materiali per gli utensili rivela una comprensione complessa di vari fattori, tra cui la durabilità, la lavorabilità e l'idoneità del materiale per diversi tipi di utensili. Questo comportamento indica una pianificazione strategica e una previsione simile ai moderni processi di pensiero umano. Sottolinea la sofisticazione delle capacità cognitive dei primi esseri umani, che dimostrarono notevole ingegnosità e intelligenza pratica nelle loro pratiche di creazione di utensili nonostante l’assenza di tecnologia avanzata.
Uno sguardo al passato
La ricerca dell'Università di Nagoya offre uno sguardo avvincente sulla vita e sulla mente dei nostri antenati. Sfida le capacità spesso sottovalutate degli antichi esseri umani e sottolinea la continuità e l’evoluzione dell’intelligenza umana nel corso di migliaia di anni. Questo studio non solo arricchisce la nostra comprensione delle società paleolitiche, ma offre anche una profonda riflessione sulla capacità umana di innovazione e adattamento di fronte ai vincoli ambientali e materiali.
In sostanza, gli antichi costruttori di utensili del Medio Oriente, con la loro attenta selezione e utilizzo dei materiali rocciosi, hanno lasciato un’eredità che continua a informare e ispirare la nostra comprensione della storia e dell’evoluzione umana.