L’Italia decide sulla regolamentazione delle criptovalute, ma non gli piacciono ancora Bitcoin ed Ether

L'Italia ha appena condiviso che intende adottare i regolamenti MiCA (Markets in Crypto-Assets Regolamento) dell'Unione Europea, ma ha chiarito che non ritiene che Bitcoin ed Ethereum valgano le reti su cui operano.

Il governatore della banca centrale, Fabio Panetta, ha dichiarato ieri, durante la riunione dell'Associazione bancaria, che:

“Ethereum e Bitcoin non hanno valore intrinseco e non generano flussi di reddito, cedole o dividendi. Sono creati utilizzando la tecnologia informatica."

Panetta ha aperto il suo discorso affermando di riconoscere l'importanza di avere linee guida per le criptovalute nel Paese, quindi sta curando alcune regole che funzionino con MiCA e che siano le migliori per gli italiani.

Ma a suo avviso, esistono due tipi di criptovalute. Le stablecoin e poi le “unbacked”. Bitcoin ed Ether rientrano nella categoria non coperta perché, a differenza dell'USDT, non sono supportati da nulla di solido. Ha aggiunto, però, che:

"Senza una regolamentazione adeguata e incisiva, anche le stablecoin sarebbero particolarmente vulnerabili alle corse di riscatto, qualora i loro possessori perdessero fiducia in esse."

Ha sottolineato che la maggior parte del settore è costituita solo da persone che cercano di portare le monete al massimo valore possibile ed evitare le tasse. Ha accennato agli scambi centralizzati come parte del problema.

Per come la vede Panetta, entrare in BTC ed Ether è come un gioco d'azzardo, perché tutto si basa sulla speculazione. Non hanno alcun valore reale, quindi fluttuano bruscamente.

“Evidentemente non possiedono le caratteristiche che li rendono adatti a svolgere le tre funzioni inerenti alla moneta: mezzo di pagamento, riserva di valore e unità di conto”.

Panetta ha detto che vuole fare la sua parte per assicurarsi che i rischi legati alle criptovalute siano davvero bassi per gli italiani. Crede che MiCA aiuterà davvero a riportare una sorta di ordine nel mercato caotico, ma ammette che l'impatto potrebbe essere limitato a causa della natura complessa delle criptovalute.

Ecco perché sono necessari intermediari finanziari. Con MiCA, la loro responsabilità aumenta in quanto devono prestare ancora maggiore attenzione ai rischi finanziari e operativi associati alle criptovalute.

Panetta ha concluso il suo intervento: “Nei prossimi giorni pubblicheremo una comunicazione al mercato su questo tema, volta a facilitare un'efficace applicazione di MiCAR, nell'ottica di contribuire a preservare il buon funzionamento dei mercati e delle sistema di pagamento e per tutelare i detentori di tali strumenti”.


Segnalazione di Jai Hamid

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