In seguito all'approvazione da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) dei primi undici Exchange Traded Funds (ETF) di Bitcoin negli Stati Uniti il mese scorso, l'interesse dei rivenditori australiani per Bitcoin ha registrato un'impennata.
Lo sviluppo ha attirato l'attenzione degli investitori australiani, con il 34% che ha riconosciuto di essere a conoscenza della notizia. Ciò ha aumentato la fiducia in Bitcoin, con il 25% della gente del posto che ha una visione più positiva dopo l’approvazione dell’ETF.
Aumento della proprietà e sentiment positivo
Secondo dati recenti, la consapevolezza generale della criptovaluta tra gli australiani è salita al massimo storico del 95%, rispetto al 92% nel 2022. Negli ultimi cinque anni è cresciuta costantemente del 5%. Bitcoin continua a regnare sovrano come la risorsa digitale più riconosciuta, con il 93% degli intervistati che lo conosce.
Le generazioni più anziane hanno mostrato un cambiamento nel sentiment nei confronti di Bitcoin, con il doppio degli intervistati di età pari o superiore a 55 anni che esprimono una "percezione più favorevole" della criptovaluta rispetto a quelli con una visione invariata ma positiva.
Lo studio afferma che il 19% degli intervistati ha espresso la volontà di investire in un ETF spot sul Bitcoin se fosse disponibile sull'Australian Securities Exchange (ASX). Inoltre, il 34% degli intervistati con fondi pensione autogestiti (SMSF) ha espresso interesse a investire in Bitcoin, tramite un ETF o uno scambio di criptovaluta.
Le differenze demografiche influenzano le preferenze di investimento. Mentre il 55% degli australiani opta per gli scambi di criptovalute, il 45% preferisce gli ETF per la loro comodità. In particolare, gli australiani più giovani propendono per la proprietà diretta tramite borse valori, mentre le generazioni più anziane preferiscono gli ETF.
Mentre cresce l'attesa per l'imminente dimezzamento di Bitcoin nell'aprile 2024, che storicamente è stato un catalizzatore del sentimento rialzista del mercato, gli investitori in criptovalute australiani stanno raddoppiando su BTC, con il 41,4% che prevede di aumentare la propria esposizione all'asset digitale nel prossimo anno.
Le sfide persistono nonostante il crescente interesse
Sebbene si sia verificato un aumento della proprietà e un cambiamento positivo nel sentiment, le prospettive generali non sono del tutto ottimistiche. Il rapporto ha evidenziato questioni persistenti come le fluttuazioni dei prezzi, le tutele inadeguate dei consumatori e la confusione diffusa che dissuadono i potenziali investitori dall’entrare nel mercato delle criptovalute.
Tra gli intervistati che si astengono dall'investire in criptovalute, il 18% ha espresso il desiderio di farlo, ma alla fine si è astenuto a causa dell'incertezza economica. Allo stesso modo, il 18% degli investitori in criptovalute esistenti ha dichiarato di voler disinvestire dalle proprie partecipazioni per affrontare le sfide poste dall’aumento delle spese di soggiorno e dall’aumento dei tassi di interesse.
Sullo sfondo di un panorama economico difficile, Bitcoin ha sfidato le aspettative nel 2023, con un rally del 156%. Questa performance, alimentata dall’anticipazione dell’halving e dalle approvazioni dell’ETF, mostra un rinnovato senso di ottimismo che circonda l’asset digitale.
Il post L'interesse per Bitcoin aumenta in Australia in seguito all'approvazione dell'ETF Spot BTC negli Stati Uniti: lo studio è apparso per la prima volta su CryptoPotato .