L’intelligenza artificiale sarà il centro della nostra vita, che ci piaccia o no: Greg Osuri di Akash Network (intervista)

In una conversazione schietta durante l'EthCC, Greg Osuri, il fondatore di Akash Network, condivide approfondimenti sul suo viaggio, sulla nascita di Akash e sul futuro del cloud computing decentralizzato.

L'avventura di Osuri nel mondo del cloud computing decentralizzato è iniziata molto prima di Akash Network.

Osuri, un imprenditore esperto, ha fatto scalpore per la prima volta con AngelHack, il più grande acceleratore basato su hackathon a livello globale.

"Prima di AngelHack, gli hackathon erano un concetto molto underground, e noi li abbiamo resi più mainstream", riflette.

Attraverso AngelHack, ha contribuito a lanciare numerose aziende, tra cui Firebase, che è stata successivamente acquisita da Google.

Nel 2013, Osuri ha dovuto affrontare una sfida significativa nell'ecosistema tecnologico: ridimensionare le implementazioni da piccoli progetti di hackathon a soluzioni robuste e scalabili.

"Durante un hackathon, costruisci qualcosa in un paio di giorni e lo distribuisci su Heroku, ma ridimensionarlo su Amazon è una sfida incredibile che ritarda le aziende di secoli", spiega. Ciò lo ha portato a esplorare le tecnologie dei contenitori, innamorandosi infine di Kubernetes, contribuendo ampiamente al suo ecosistema e sviluppando librerie ampiamente utilizzate oggi.

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Akash Network: la nascita non crittografica

La storia di Akash Network è iniziata con la visione di un cloud decentralizzato e open source.

"Il cloud stava diventando sempre più chiuso, introducendo database ed ecosistemi chiusi che ti bloccano in un'unica piattaforma, il che significa costi elevati e flessibilità limitata", spiega Osuri.

Questa consapevolezza lo ha spinto a democratizzare il cloud computing, portando alla creazione di Overclock Labs (la fondazione dietro Akash) nel 2015.

Inizialmente, il viaggio di Akash non era direttamente legato alla criptovaluta. Tuttavia, il team ha dovuto affrontare sfide di scalabilità con strutture centralizzate, spingendo verso un’infrastruttura peer-to-peer. "Abbiamo scoperto che la sfida del peer-to-peer è il bootstrap delle credenziali", ricorda Osuri.

Nel 2016, hanno trovato Ethereum promettente, ma hanno dovuto affrontare problemi con la sua scalabilità durante periodi di domanda elevata, come il crollo di CryptoKitties . Ciò ha portato Akash a sviluppare la propria blockchain Layer-1 utilizzando Cosmos SDK. "Abbiamo scelto la proof of stake invece della proof of work, ed è così che ci siamo ritrovati con un token", racconta Osuri.

Impossibile ottenere una GPU in questo momento

Nonostante sia una blockchain di livello 1, Osuri chiarisce che Akash è fondamentalmente diverso.

“Akash non è il tipico Livello-1; è una catena di app", afferma. A differenza dei tradizionali Layer-1 che offrono contratti intelligenti e piattaforme condivise, Akash si concentra sul cloud computing decentralizzato senza contratti intelligenti. “Non abbiamo contratti intelligenti. Non abbiamo nessuno dei tipici Layer-1. Non siamo una piattaforma condivisa", afferma.

Una delle caratteristiche principali di Akash è la sua capacità di fornire GPU on-demand ad alta densità a una frazione del costo. Osuri sottolinea,

“Ci vogliono due anni per ottenere una GPU direttamente da Nvidia. Se sei un ingegnere di intelligenza artificiale, è impossibile avere una GPU adesso sul mercato."

Akash colma questa lacuna offrendo GPU on demand, con un'interfaccia intuitiva che consente l'implementazione entro 90 secondi. "Stiamo parlando di 80 centesimi per un A100, 2,50 dollari per un H100", osserva.

AI e Crypto: una sinergia unica

Poiché l’intelligenza artificiale diventa sempre più centrale nella vita moderna, Osuri vede una relazione simbiotica tra intelligenza artificiale e criptovaluta.

“L’intelligenza artificiale sarà il centro della nostra vita, che ci piaccia o no. Le strutture tradizionali di Amazon e Google hanno fallito nell’intelligenza artificiale”, afferma.

Secondo Osuri, Akash sfrutta le GPU in eccesso sul mercato, aprendo un mercato secondario che i fornitori tradizionali non possono eguagliare. "Quando Apple attiverà l'integrazione GPT, dove andremo a finire?" chiede.

Osuri è ottimista riguardo al futuro e sottolinea che “le reti informatiche decentralizzate non potranno che diventare sempre più grandi”.

La natura diversificata e distribuita dei chip di addestramento dell'IA e le capacità di verifica delle criptovalute creano una sinergia unica, rendendo Akash un attore fondamentale in questo panorama in evoluzione. “La necessità di intelligenza artificiale è così grande e la catena di fornitura non sta migliorando”, afferma, prevedendo un ruolo significativo per le soluzioni decentralizzate.

Le sfide nell'onboarding degli utenti non crittografici

Nonostante i suoi progressi tecnologici, Akash deve affrontare sfide nell'onboarding di utenti non crittografici. Il requisito di un portafoglio e di token AKT può essere un ostacolo. "L'installazione di un portafoglio implica il backup delle chiavi e poi l'accesso a Coinbase per KYC e richiede tempo", spiega Osuri.

Per semplificare questo processo, Akash sta esplorando l'astrazione dell'account e i portafogli di prova per ridurre il tempo di onboarding a soli 60 secondi.

"Pensiamo che per Akash il tempo si ridurrà a 60 secondi", dice.

La base utenti di Akash è sempre più non crittografica, con piattaforme come Brev.dev e università come l'Università del Texas che sfruttano le sue capacità. Tra gli utenti degni di nota figura Venice.ai di Erik Voorhees, che utilizza Akash per il suo chatbot ottimizzato per la privacy. "Venezia è resistente alla censura e ottimizzata per la privacy, offrendo funzionalità che le piattaforme tradizionali non possono offrire", sottolinea Osuri.

Guardando agli obiettivi futuri di Akash a breve e lungo termine, la visione di Osuri si estende oltre il panorama attuale concentrandosi sulla scalabilità e sull'accessibilità. Mentre l’intelligenza artificiale e le criptovalute continuano a convergere, Akash è pronta a svolgere un ruolo cruciale in questo viaggio di trasformazione, fornendo soluzioni cloud decentralizzate che sono innovative ed essenziali per il futuro. “Stiamo iniziando una tendenza; è molto presto ed è molto emozionante”, conclude Osuri.

Il post L'intelligenza artificiale sarà il centro della nostra vita, che ci piaccia o no: Greg Osuri (intervista) di Akash Network è apparso per la prima volta su CryptoPotato .

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