L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso significativa apprensione riguardo alla crescente influenza dell’intelligenza artificiale (AI) e alla crescente minaccia rappresentata dai video deepfake generati dall’intelligenza artificiale. In una recente intervista con Maria Bartiromo di Fox Business, Trump ha sottolineato l’urgente necessità di agire di fronte a questa tecnologia in rapida evoluzione, mettendo in guardia contro rischi senza precedenti e sfide alla sicurezza.
Nella sua candida intervista, Donald Trump non ha usato mezzi termini quando ha definito l’intelligenza artificiale “forse la cosa più pericolosa che esiste”. Ha sottolineato la gravità della situazione , sottolineando la mancanza di una soluzione praticabile per affrontare le minacce incombenti. Le preoccupazioni di Trump si concentrano sull’adozione diffusa dell’intelligenza artificiale, in particolare dell’intelligenza artificiale generativa, che ha registrato una crescita esponenziale sin dalla sua introduzione pubblica.
Una delle conseguenze allarmanti del rapido progresso dell’intelligenza artificiale è la proliferazione di video deepfake. Queste manipolazioni ingannevoli, create da algoritmi di intelligenza artificiale, possono imitare in modo convincente gli individui, comprese le figure politiche. Lo stesso Trump è rimasto vittima di un incidente deepfake, raccontando di come è stato indotto con l’inganno a tenere un discorso a sostegno di un prodotto che non riusciva a distinguere dalla concorrenza.
Incitamento al conflitto e disinformazione
Il disagio di Trump nei confronti dell’intelligenza artificiale e dei deepfake si estende al loro potenziale utilizzo nell’incitamento al conflitto. Ha chiesto un’azione immediata per affrontare la questione, ma ha sottolineato la complessità dell’individuazione dei deepfake, anche per gli esperti. Questo sentimento fa eco alle preoccupazioni delle Nazioni Unite e del suo Segretario generale, che hanno esortato le parti interessate ad agire urgentemente per garantire un uso responsabile ed etico dell’IA, in particolare nel contrastare la disinformazione, l’incitamento all’odio e le minacce alla sicurezza.
Gary Gensler, presidente della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, condivide le apprensioni di Trump. Crede che, sebbene le leggi attuali siano solide, l’emergere di deepfake basati sull’intelligenza artificiale le mette alla prova. Gensler ha sottolineato che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per creare deepfake rappresenta un rischio sostanziale per i mercati finanziari e ha dichiarato: “La frode è frode”.
L'impegno di OpenAI nella lotta alla disinformazione
Riconoscendo l'importanza fondamentale di affrontare la disinformazione nel panorama digitale odierno, OpenAI ha recentemente delineato la sua strategia per utilizzare ChatGPT per combattere le falsità in vista delle elezioni del 2024. OpenAI ha sottolineato il proprio impegno per la sicurezza della piattaforma, la trasparenza e la diffusione di informazioni di voto accurate.
Nella sua intervista, Trump ha chiarito che la questione richiede attenzione immediata. Ha sottolineato la capacità dell’intelligenza artificiale di riorganizzare gli elementi in un modo che rende anche gli esperti incapaci di distinguere tra contenuti reali e manipolati. Questo aspetto allarmante pone una grave sfida alla sicurezza e sottolinea la necessità di misure rapide ed efficaci.
La risposta della comunità internazionale
Le preoccupazioni espresse da Trump e Gensler trovano eco in organismi internazionali come le Nazioni Unite, che hanno monitorato da vicino i rapidi sviluppi della tecnologia dell’intelligenza artificiale. Il rapporto delle Nazioni Unite sottolinea l’importanza di un uso responsabile, sicuro ed etico dell’IA, soprattutto considerando il suo potenziale di creazione e diffusione di disinformazione.
Le recenti osservazioni dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle minacce poste dall'intelligenza artificiale e dai video deepfake hanno sottolineato l'urgenza di affrontare questo problema. Le sue preoccupazioni sulla possibilità che l’intelligenza artificiale possa incitare ai conflitti e le sfide nel rilevare i deepfake hanno attirato l’attenzione sulla necessità di un’azione immediata.
Gli avvertimenti di Gary Gensler sull'impatto dei deepfake sui mercati finanziari evidenziano ulteriormente i pericoli associati a questa tecnologia. OpenAI ha adottato misure per combattere la disinformazione in preparazione alle prossime elezioni del 2024.
Mentre il mondo è alle prese con il panorama in evoluzione dell’intelligenza artificiale e dei deepfake, la comunità globale è esortata a lavorare insieme per trovare soluzioni efficaci per mitigare questi rischi e garantire un uso responsabile ed etico dell’intelligenza artificiale in vari settori. La gravità della questione è chiara e l’appello all’azione è clamoroso.