Nel tentativo di offrire un'esperienza di gioco visivamente sbalorditiva e coinvolgente, PlatinumGames ha dovuto prendere una decisione impegnativa riguardo al frame rate di Bayonetta Origins: The Lost Demon e Cereza, entrambi disponibili per Nintendo Switch . Un alto funzionario ha finalmente rivelato la catena complessiva di attività che variava da 60 fotogrammi al secondo (FPS), ammettendo anche la decisione finale di scegliere una tecnica di frame rate variabile.
Sacrificio di PlatinumGames
Abebe Tinari, la mente dietro il gioco, ha affermato che il suo team si è impegnato moltissimo per mantenere costanti i 60 FPS nativi sull'hardware di Nintendo Switch per sviluppare il gioco originale della serie Bayonetta. Tuttavia, in seguito a ciò, capì che l’eccellenza visiva, insieme a questo punto di riferimento, era impossibile da raggiungere. Tinari ha aggiunto che quest'arte si basa su effetti di post-elaborazione, che di per sé potrebbero non apparire diversi.
Gli effetti speciali visivi verrebbero sacrificati per sostenere una velocità di 60 FPS per soddisfare i giocatori, poiché la qualità grafica è uno dei fatti più popolari e potenti. Di conseguenza, lo studio si è trovato di fronte a un dilemma e ha dovuto compiere il compito impossibile di prestare attenzione alle qualità della produzione e attenersi ai propri principi estetici.
Mentre PlatinumGames perseguiva risultati ottimali, il team di sviluppatori stava esaminando diverse alternative, incluso un limite massimo di frame rate variabile. I dettagli del livello verrebbero eseguiti con il livello di prestazioni superiore, ma alcuni livelli verrebbero eseguiti a 30 fotogrammi al secondo. Tuttavia, il passaggio da un frame rate all'altro è stato più scioccante e si è rivelata una soluzione inaccettabile.
Un approccio equilibrato
Varie unità di test e pesatura della scena portano a scegliere un approccio asincrono come la soluzione migliore. I framerate dei livelli di Tír Na Nóg e dei livelli della foresta erano diversi, con le scuderie di Tír Na Nog che funzionavano a 60 FPS stabili mentre i livelli della foresta funzionavano con un frame rate inferiore.
Tinari ha espresso la fiducia che Nintendo probabilmente abbia dovuto affrontare sfide simili con Paper Mario: nel caso del remake di Paper Mario Il Portale Millenario, l'impegno del team di sviluppo nell'offrire un'esperienza fluida influenzerebbe la decisione di mantenere il gioco a 30 FPS.
Tinari simpatizzava con l'intento di Nintendo di preservare "un'esperienza su console portatile che unificasse la base di utenti disparata" e respingeva le speculazioni secondo cui le prestazioni di 30 FPS implicavano mancanza di impegno e ricerca approfondita.
La decisione di PlatinumGames di adottare un approccio con frame rate variabile per Bayonetta Origins: la versione per Nintendo Switch di Cereza and the Lost Demon ha portato lo studio alla ribalta e ha confermato la presenza di elementi di design e qualità.