BeIn Crypto esamina gli indicatori on-chain di Bitcoin (BTC), in particolare l'indicatore Net Realized Profit Loss (NRPL), al fine di valutare meglio l'entità delle perdite durante il calo del 4 dicembre.
Perdite realizzate
Le perdite realizzate misurano il valore di tutte le monete che sono state spostate a un prezzo inferiore a quello in cui sono state acquistate. Pertanto, misura l'importo totale in dollari delle perdite di tutte le monete vendute in perdita.
Da quando è iniziato il movimento al rialzo a marzo, le perdite realizzate hanno raggiunto il massimo storico di 2,191 miliardi di dollari il 20 maggio (cerchio nero). All'epoca, BTC era appena sceso da circa $ 57.000 a $ 37.000.
Le perdite realizzate sono aumentate ancora una volta (cerchio blu) il 26 giugno, durante un calo verso $ 31.000.
Tuttavia, sono stati trascurabili nel periodo successivo, a causa del fatto che BTC si è spostato verso l'alto.
Tuttavia, il 4 dicembre, c'è stato un forte calo del prezzo di BTC, portando a un minimo di $ 42,00, dai massimi vicini a $ 60.000 solo una settimana prima.
Ciò ha portato a un aumento delle perdite realizzate a 1,233 miliardi di dollari (cerchio rosso), il terzo valore annuale più alto fino ad oggi.
Profitti e perdite netti realizzati
L'indicatore Net Realized Profit/Loss mostra il valore netto di tutte le transazioni nel mercato per un giorno specifico. Pertanto, le perdite realizzate vengono sottratte dai profitti realizzati.
Questo indicatore fornisce una lettura simile a quella della perdita realizzata, poiché mostra tre picchi al ribasso, verificatisi il 20 maggio, il 26 giugno e il 4 dicembre. Il picco del 4 dicembre è stato il più piccolo dei tre.
Tuttavia, a differenza dell'indicatore di perdita non realizzata, il valore minimo storico per NRPL è emerso il 26 giugno. Ciò significa che, nonostante la significativa perdita del 20 maggio, le considerevoli monete vendute con profitto sono servite a negare tale perdita, portando quindi a una perdita totale inferiore rispetto al 24 giugno.
Chi ha venduto?
I giorni di monete distrutti (CDD) sono un indicatore che misura la durata delle monete vendute sul mercato. Ogni giorno che una moneta non viene spesa, guadagna un "giorno della moneta". Pertanto, una lettura dell'indicatore alta significa che le monete non sono state spese per un periodo di tempo significativo.
Tuttavia, l'indicatore non ha registrato un picco durante il 4 dicembre. Ciò suggerisce che la maggior parte delle monete vendute erano di titolari a breve termine.
Ciò ha senso anche se si considerano le letture elevate delle perdite realizzate, poiché le monete a breve termine sono state acquistate vicino al massimo di $ 60.000.
Ciò è confermato quando si esaminano gli output trascorsi tra 1 giorno e 1 settimana, che sono aumentati considerevolmente il 4 dicembre.
Pertanto, la maggior parte delle monete vendute in perdita il 4 dicembre sono state acquistate tra il 27 novembre e il 3 dicembre.
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