Le organizzazioni preferiscono un approccio sinergico con l’intelligenza artificiale e gli analisti umani per salvaguardare le proprie catene di fornitura

In un’era in cui il panorama digitale è in continua evoluzione, le organizzazioni si trovano in prima linea nella battaglia contro le violazioni informatiche nelle loro catene di fornitura. L’aumento delle violazioni segnalate, che raggiungono una media di 4,16 per organizzazione nel 2023, indica un’urgente necessità di approcci innovativi alla gestione del rischio informatico della supply chain. In questa sfida, la combinazione di intelligenza artificiale e analisti umani è emersa come una preferenza strategica per le organizzazioni che desiderano rafforzare le proprie difese contro una minaccia in continua crescita.

Il ruolo cruciale dell’intelligenza artificiale nella protezione dalle minacce informatiche

Nonostante la priorità strategica della gestione del rischio informatico nella catena di fornitura, tutti i settori industriali, ad eccezione dei servizi finanziari, hanno assistito a un aumento allarmante delle violazioni che hanno interessato le loro operazioni. Joel Molinoff, responsabile globale della Supply Chain Defense di BlueVoyant, sottolinea la portata crescente del problema, evidenziando la necessità di metodi proattivi per illuminare e mitigare i rischi della catena di approvvigionamento.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella sicurezza informatica è stato un discorso dominante nel mercato tecnologico. Le organizzazioni, riconoscendo il potenziale dell’intelligenza artificiale nel monitorare le proprie catene di fornitura digitali, propendono per un approccio misto che combini l’efficienza dell’automazione con la comprensione sfumata degli analisti umani. Un sondaggio rivela che il 55% delle organizzazioni utilizza l’automazione in modo selettivo, affidandosi ad analisti umani per la gestione completa del rischio informatico di terze parti.

Gli intervistati sottolineano l’importanza strategica dell’intelligenza artificiale, con il 47% che monitora mensilmente o più le proprie catene di fornitura per il rischio informatico nel 2023, rispetto al 41% dell’anno precedente. Nonostante la crescente dipendenza dall’intelligenza artificiale, l’85% delle organizzazioni segnala un aumento del budget per il rischio informatico verso terze parti negli ultimi dodici mesi. Questo impegno finanziario riflette uno spostamento verso il riconoscimento della natura multiforme delle minacce informatiche e la necessità di una strategia di difesa diversificata.

Nel panorama in evoluzione della difesa della catena di fornitura, le organizzazioni non solo allocano risorse aggiuntive internamente, ma cercano anche competenze esterne. Il cambiamento è evidente nelle statistiche, con il 51% che indica la volontà di allocare risorse interne e il 46% che considera risorse esterne per rafforzare le proprie iniziative di sicurezza informatica. Il maggiore coinvolgimento con il senior management, riflesso nel 44% degli intervistati che hanno fornito briefing mensili nel 2023, rispetto al 38% nel 2022, sottolinea la crescente importanza del rischio informatico della supply chain nell’agenda organizzativa.

Affrontare le sfide nella gestione delle vulnerabilità della catena di fornitura

Il viaggio verso difese informatiche fortificate non è privo di ostacoli. Nonostante una maggiore supervisione e un monitoraggio più frequente, emerge una sfida significativa sotto forma di risposta dei fornitori della catena di fornitura alle vulnerabilità identificate. Solo il 19% degli intervistati collabora attivamente con i propri fornitori per garantire una tempestiva risoluzione dei problemi. La maggior parte sceglie di fare affidamento sui fornitori stessi, lasciando potenzialmente le organizzazioni vulnerabili a minacce prolungate alla sicurezza informatica.

Brendan Conlon, Direttore operativo per la difesa della catena di fornitura di BlueVoyant, evidenzia il flusso continuo di titoli e requisiti normativi che richiedono attenzione al rischio informatico della catena di fornitura. La sfida non sta solo nell’individuare le vulnerabilità e i rischi emergenti, ma anche nel porre rapidamente rimedio alle minacce, mano nella mano con le terze parti colpite.

Intelligenza artificiale e collaborazione umana per proteggere le catene di fornitura digitali

Mentre le organizzazioni si muovono nel complesso terreno delle catene di fornitura digitali, la confluenza di intelligenza artificiale e competenze umane emerge come un faro di resilienza. Le statistiche rivelano un duplice impegno: maggiore stanziamento di bilancio e maggiore impegno con risorse interne ed esterne. Tuttavia, la sfida persiste nel promuovere una collaborazione coerente con i fornitori per affrontare tempestivamente le vulnerabilità.

In questa intricata danza tra tecnologia e intuizione umana, la domanda rimane: come possono le organizzazioni garantire una collaborazione perfetta tra intelligenza artificiale e analisti umani per rafforzare le loro catene di fornitura digitali contro l’incessante marea delle minacce informatiche? La risposta potrebbe essere la chiave non solo per sopravvivere ma anche per prosperare nel regno dinamico della sicurezza informatica.

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