Secondo quanto riferito, le autorità di regolamentazione finanziaria giapponesi si stanno preparando a vietare o limitare l'insider trading sulle criptovalute. Secondo Nikkei Asia, una volta entrate in vigore le nuove misure, l'autorità di vigilanza nazionale, la Securities and Exchange Surveillance Commission (SESC), potrà avviare indagini su casi sospetti di insider trading e raccomandare sanzioni o azioni penali.
Poiché le criptovalute non sono coperte dalle norme sull'insider trading ai sensi del Financial Instruments and Exchange Act (FIEA) e la Japan Virtual and Crypto Assets Exchange Association (JVCEA) esercita una sorveglianza limitata sul settore, le autorità di regolamentazione chiedono un controllo più rigoroso sul mercato.
Gli enti regolatori specificheranno quali condotte sono coperte dalle nuove norme sull'insider trading
La Financial Services Agency, che supervisiona la SESC, è pronta ad avviare le consultazioni sulle nuove misure normative, con l'obiettivo di renderle effettive nel 2026. Nikkei ha riferito che il coinvolgimento della SESC potrebbe contribuire a creare condizioni di trading più eque e ad aumentare la fiducia nelle criptovalute come asset di investimento legittimi, date le crescenti preoccupazioni circa l'attuale livello di supervisione.
Il rapporto afferma che le autorità intendono iniziare modificando il Financial Instruments and Exchange Act per vietare esplicitamente l'uso di informazioni privilegiate nel trading di criptovalute. Successivamente, la Financial Services Agency (FSA) fornirà linee guida dettagliate che chiariranno quali azioni rientrano in questa norma. Queste azioni includono il trading basato sulla conoscenza di future quotazioni in borsa o di debolezze di sicurezza non divulgate.
Per i titoli tradizionali, come azioni e obbligazioni, le leggi sull'insider trading definiscono chiaramente i tipi di eventi che coprono, tra cui fusioni, ristrutturazioni aziendali e l'impatto finanziario di calamità naturali. Ma applicare regole simili alle criptovalute è molto più complicato. Alcuni token non hanno un emittente identificabile, il che rende difficile determinare chi sia considerato un "insider".
Anche il Giappone ha un'esperienza relativamente limitata nella gestione di casi di insider trading che coinvolgono asset digitali rispetto ai mercati tradizionali. Quando l'Unione Europea ha introdotto la sua regolamentazione sulle criptovalute nel 2024, anche questa ha evitato di specificare esattamente quali informazioni o azioni sarebbero state coperte, evidenziando la complessità dell'applicazione delle norme finanziarie convenzionali a questo settore in rapida evoluzione.
Il trading di criptovalute continua a crescere, con il Giappone che registra 7,88 milioni di account attivi ad agosto, un aumento quadruplo rispetto agli ultimi cinque anni. In tutto il mondo, i casi di insider trading e frode sono diventati più visibili con l'espansione del mercato delle criptovalute. Nel 2022, ex dipendenti di Coinbase sono stati arrestati per aver condiviso informazioni riservate con parenti e amici che presumibilmente ne avrebbero tratto profitto.
Nel 2023, l'Organizzazione Internazionale delle Commissioni sui Valori Mobiliari (OICVM) ha esortato le autorità di regolamentazione globali a rafforzare i controlli sull'insider trading e sulla manipolazione del mercato correlati alle criptovalute. Da allora, l'UE e la Corea del Sud hanno aperto la strada alla definizione di tali norme. La FSA e la SESC giapponesi intendono utilizzare sia modelli globali che esperienze locali per creare il proprio quadro normativo.
Si prevede che Takaichi sosterrà l'economia digitale nel paese
Molti analisti si aspettano che Sanae Takaichi, considerata la candidata principale alla carica di prossimo Primo Ministro del Giappone, porti nuovo slancio ai mercati degli asset più rischiosi, come le criptovalute, mantenendo al contempo la solida reputazione normativa del Paese. La sua leadership è anche vista come un potenziale motore per un'agenda tecnologica più progressista, in linea con i suoi appelli alla "sovranità tecnologica" e a maggiori investimenti nella blockchain e in altre tipologie di infrastrutture digitali.
Elisenda Fabrega, consulente generale della società di tokenizzazione Brickken, ha inoltre affermato che l'ascesa di Takaichi potrebbe modificare l'approccio del Giappone alla regolamentazione delle criptovalute e avere un impatto significativo sulla fiducia degli investitori nel mercato delle risorse digitali.
Altri analisti ritengono che con l'amministrazione Takaichi, il Giappone potrebbe vedere una maggiore chiarezza normativa sulle tipologie di token. Attualmente, la FSA classifica i token, dividendoli in categorie di pagamento, titoli e servizi di pubblica utilità, ciascuna soggetta a una propria supervisione.
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