Le armi autonome sono una fonte di disumanizzazione?

Il governo austriaco ha ospitato una conferenza di due giorni sul tema dei sistemi d’arma autonomi, alla quale si sono riuniti esperti di tecnologia militare e delegati provenienti da 143 paesi per discutere dell’impatto di queste armi e dell’urgente necessità di regolamentarle.

Le armi autonome hanno una tendenza alla disumanizzazione

Durante la conferenza, gli esperti hanno parlato in dettaglio delle sfide morali, legali, umanitarie ed etiche emerse dalle armi alimentate dall’intelligenza artificiale, insieme all’aspetto più importante del loro effetto sulla dignità degli esseri umani. Gli esperti sostengono che l’uso delle armi IA disumanizzerà sia il bersaglio che l’operatore.

Sottolineando la necessità di regolamentare questo aspetto delle operazioni militari, il ministro degli Esteri austriaco ospitante, Alexander Schallenberg, ha affermato:

“Non possiamo lasciar passare questo momento senza agire. Ora è il momento di concordare regole e norme internazionali per garantire il controllo umano”.

In un contesto in cui i colloqui sull’uso di queste armi a livello globale sono quasi in fase di stallo, gli esperti hanno anche discusso la questione se possiamo avere un controllo adeguato sull’uso di armi autonome a causa del fatto che queste armi sono difettose con una tecnologia immatura questo ha i suoi pregiudizi e il fatto che accelera la potenza di fuoco oltre la percezione umana. Come ha detto Schallenberg,

“Assicuriamoci almeno che la decisione più profonda e di vasta portata, chi vive e chi muore, rimanga nelle mani degli esseri umani e non delle macchine”.

Fonte: Reuters .

La violenza aumenterà con l’implementazione di sistemi automatizzati

Un ricercatore del Centro di Studi Militari di Copenaghen, Neil Renic, ha evidenziato i suoi sforzi riguardo alle questioni etiche relative alle armi autonome e ha affermato che la sfida più urgente di queste armi è la loro capacità di intensificare la capacità di violenza già presente, come riportato di Sebastian Klovig Skelton di Computer Weekly . Neil ha detto,

“Le armi autonome e l’uccisione sistematica che consentiranno e accelereranno probabilmente metteranno pressione sulla dignità umana in due modi diversi, in primo luogo incentivando una svalutazione morale delle persone prese di mira”.

Fonte: Sebastian Klovig Skelton.

Nessuno dei relatori della conferenza era favorevole all’idea che le armi autonome dovrebbero avere l’autorità di selezionare gli obiettivi esclusivamente da sole. Il presidente esecutivo del Centro internazionale di intelligenza artificiale in Marocco, Amal El Fallah Seghrouchni, ha evidenziato che virtualità e velocità sono due problemi.

Ha affermato che i risultati dello spiegamento di armi autonome non sono osservabili, come se un operatore fosse presente sul campo, e la distanza fisica tra l’operatore dell’arma e il teatro di guerra, combinata con la velocità con cui vengono prese le decisioni, impone una mancanza di consapevolezza da parte degli operatori.

Ha inoltre osservato che aumenteranno anche gli attacchi generalizzati dovuti all’estrema sistematizzazione degli esseri umani in questi sistemi, aggiungendo che la spersonalizzazione porterà all’erosione dei diritti umani fondamentali e della dignità degli individui presi di mira. La storia degli omicidi sistematici ne dimostra già gli effetti.

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