Il consorzio BRICS ha indicato un vivo interesse nel lancio di una stablecoin per gli accordi internazionali nell’ambito di un piano ambizioso per ridurre l’ influenza del biglietto verde.
Secondo il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, la coalizione economica comprendente Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa sta sondando la fattibilità del lancio di una stablecoin nei prossimi mesi.
La dichiarazione di Ryabkov fa seguito a diverse iniziative dei BRICS per dedicarsi agli asset digitali, ma i dettagli del passaggio alle stablecoin rimangono poco chiari. Si ipotizza diffusamente che la stablecoin proposta sarà supportata da riserve auree anziché fiat mentre il blocco economico tenta di creare un nuovo ordine mondiale.
Al momento, i membri dei BRICS e gli ultimi arrivati detengono consistenti riserve di oro, dando credito a questa teoria.
Altri sostengono che i BRICS potrebbero rivolgersi alla piattaforma di regolamento XRP di Ripple per la stablecoin con uno spaccato che suggerisce che la coalizione potrebbe costruire la propria piattaforma da zero.
Per Ryabkov, il meccanismo sottostante avrà scarso effetto sulla necessità di migliorare il commercio transfrontaliero tra gli Stati membri. Il viceministro degli Esteri ritiene che il successo del lancio di una stablecoin sarà il precursore di una valuta unificata per gli stati membri del BRICS.
Una scuola di pensiero sostiene che la stablecoin dipenderà dal lancio da parte dei BRICS di una valuta digitale congiunta della banca centrale (CBDC). Tuttavia, nessun piano concreto per una CBDC da parte dei BRICS si è concretizzato, ma precedenti discussioni ad alto livello tra gli Stati membri hanno confermato l’intenzione di esplorare la tecnologia blockchain.
"Crediamo che la creazione di un sistema di pagamento BRICS indipendente sia un obiettivo importante per il futuro, che sarà basato su strumenti all'avanguardia come le tecnologie digitali e la blockchain", ha affermato un funzionario russo.
La Russia guiderà la coalizione BRICS per un anno e in precedenza ha armeggiato conle stablecoin , dedicandosi all’offerta per il commercio transfrontaliero. Si prevede che la Russia sfrutterà la sua esperienza con le stablecoin nel tentativo di istituire una valuta digitale comune per i paesi BRICS.
Sanzioni elusive
Oltre a promuovere transazioni transfrontaliere senza soluzione di continuità, i paesi BRICS sono anche desiderosi di ridurre la capacità delle potenze occidentali di imporre sanzioni economiche.
La Russia e la Cina hanno sopportato il peso delle sanzioni economiche negli ultimi anni, con gli esperti che sottolineano che il passaggio alle valute digitali sarà un vero e proprio modo per aggirare le sanzioni.
"Questa trasformazione non è semplice", ha detto il ministro degli Esteri russo Anton Siluanov. “Vediamo quali restrizioni e sanzioni stanno cercando di frenare Cina e Russia: queste sono le conseguenze del cambio di paradigma”.