La Spagna ha avviato un’iniziativa pionieristica all’interno dell’Unione europea introducendo un sandbox sull’intelligenza artificiale volto ad aiutare le startup tecnologiche ad adattarsi all’imminente legge UE sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, il governo spagnolo ha deciso di non offrire sostegno finanziario a queste startup, suscitando preoccupazioni tra alcuni imprenditori riguardo al potenziale onere di conformità.
La normativa EU AI Act all’orizzonte
L’AI Act dell’UE entrerà in vigore nel 2025, introducendo norme che potrebbero influenzare le decisioni dei fondatori di startup AI. Alcuni imprenditori temono che queste normative possano incentivare le aziende a trasferirsi negli Stati Uniti, dove potrebbero potenzialmente evitare gli ulteriori ostacoli burocratici imposti dalla legislazione dell’UE.
Entusiasmo e interesse per il sandbox AI
Il ministro spagnolo dell'IA, Carme Artigas, ha rivelato che 52 organizzazioni, comprese le startup, hanno mostrato interesse a partecipare al round inaugurale del sandbox AI. Questo programma semestrale ha visto anche il coinvolgimento di 137 esperti indipendenti, uno sviluppo descritto da Artigas come un “grande successo”.
Problemi di allocazione delle risorse per le startup
Tuttavia, non tutti i fondatori di startup sono ugualmente entusiasti. Alcuni hanno espresso preoccupazione per la natura potenzialmente dispendiosa in termini di tempo e denaro della gestione delle pratiche burocratiche necessarie per conformarsi alla legge sull’IA dell’UE. Ad esempio, Nico de Luis, amministratore delegato di Shakers, una startup di reclutamento basata sull’intelligenza artificiale con sede a Madrid, ritiene che il sostegno finanziario potrebbe essere vitale per gestire in modo efficace l’aumento del carico di lavoro.
"Quando sei coinvolto in qualcosa del genere, devi allocare risorse, ore e impegno, ed è vero che se avessimo un supporto finanziario potremmo assumere una persona in più per aiutarci a gestire le pratiche burocratiche e le comunicazioni con il governo”, spiega de Luis.
Sandbox si concentra sui sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio
L’AI sandbox si rivolge principalmente alle aziende di intelligenza artificiale che lavorano su modelli fondamentali e sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio, in particolare quelli che potrebbero avere un impatto negativo sulla sicurezza o sui diritti fondamentali. Il progetto di legislazione dell’UE impone obblighi significativi agli sviluppatori di sistemi di IA ad alto rischio, compreso l’obbligo di condurre valutazioni d’impatto sui diritti fondamentali e garantire la consapevolezza del rischio di bias di conferma tra gli operatori umani.
Supporto per la conformità
Per aiutare le aziende ad aderire alle nuove norme dell’UE, il Ministero spagnolo degli Affari economici e della Trasformazione digitale offrirà supporto legale alle imprese partecipanti attraverso un nuovo consiglio consultivo sull’intelligenza artificiale. Questa iniziativa offre inoltre alle aziende l’opportunità di condividere le proprie prospettive per creare linee guida di implementazione che altre nazioni dell’UE potrebbero adottare.
Potenziale per un sandbox IA paneuropeo
La Commissione Europea ha indicato che altri Stati membri dell’UE potrebbero unirsi alla Spagna in questa iniziativa sandbox normativa sull’IA, portando potenzialmente alla creazione di un quadro paneuropeo per la regolamentazione dell’IA.
Le sfide per le piccole startup
Le startup più piccole con risorse limitate anticipano le sfide nel conformarsi ai requisiti normativi della legge sull’AI. Aziende come TalentFY, una società di otto persone con sede a Barcellona che utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per il punteggio dei candidati, sono preoccupate per l’assenza di competenze legali all’interno dei loro team.
Antonio Tripiana, responsabile tecnologico della fintech Deale con sede a Barcellona, che utilizza l'intelligenza artificiale per abbinare gli investitori alle aziende, fa eco a questo sentimento, sottolineando la difficoltà di sviluppare contemporaneamente modelli di intelligenza artificiale, integrarli con la loro piattaforma e gestire gli aspetti normativi.
Chiede sostegno al governo
Justo Hidalgo, responsabile dell'intelligenza artificiale presso il gruppo di lobby tecnologica spagnolo Adigital, prevede che il rispetto della legge sull'intelligenza artificiale sarà un processo difficile, costoso e lungo, in particolare per le startup. Suggerisce che i sussidi governativi potrebbero alleviare l’onere finanziario sulle aziende, impedendo loro di correre meno rischi o di trasferirsi al di fuori dell’Europa.
Hidalgo propone anche la possibilità di certificazione di qualità per le aziende che dimostrano il pieno rispetto delle normative.
La posizione del governo sul sostegno finanziario
Nonostante queste richieste di sostegno finanziario, il ministro dell’AI Carme Artigas ha fermamente escluso i sussidi governativi per le startup partecipanti. Sostiene che offrire sussidi sarebbe discriminatorio e ritiene che il coinvolgimento nella sandbox darà alle aziende un vantaggio competitivo.
"La sandbox è volontaria e darà un vantaggio competitivo alle aziende che saranno in grado di anticipare il mercato prima che le regole entrino in vigore", afferma Artigas. “Ciò che viene richiesto loro è allocare persone e tempo; se qualcuno non riesce ad assegnarli, non dovrebbe prendere parte alla sandbox."
Mentre la Spagna assume la guida nella creazione di un sandbox sull’intelligenza artificiale per affrontare le imminenti normative UE sull’intelligenza artificiale, le startup devono affrontare la sfida di bilanciare la conformità con risorse limitate. Il risultato di questa iniziativa potrebbe fungere da precedente per altri paesi dell’UE che considerano quadri normativi simili.