Secondo quanto riferito, la famosa mining pool di Bitcoin Foundry Digital ha tagliato il 27% della sua forza lavoro questa settimana. I licenziamenti, che hanno interessato 74 dipendenti, riflettono un cambiamento strategico volto a dare priorità alle operazioni principali, tra cui il pool di mining Bitcoin e le operazioni del sito. Questa decisione fa seguito ad una ristrutturazione interna all'interno del Digital Valuta Group (DCG), la società madre di Foundry.
Il CEO Mike Coyler ha dichiarato che l'azienda si sta concentrando sulle sue linee di business principali per rafforzare la propria posizione sul mercato. Nell’ambito di questo cambiamento, la piattaforma ha ridotto la priorità delle proprie iniziative hardware personalizzate mantenendo i servizi di riparazione ASIC.
La fonderia taglia i posti di lavoro
Secondo l'ultimo rapporto di Blockspace, i licenziamenti sono stati accompagnati dal trasferimento di 20 dipendenti di Foundry a Yuma, una startup di intelligenza artificiale decentralizzata nata dal progetto interno Bittensor di Foundry. Yuma ora opera come entità DCG indipendente sotto la guida del CEO Barry Silbert. Il management di Foundry ha descritto i cambiamenti come parte di una strategia per semplificare le operazioni e concentrarsi nuovamente sulle sue attività principali, tra cui il pool minerario Bitcoin di punta e le operazioni del sito.
Foundry attualmente rappresenta il 30% dell'hash rate totale della rete Bitcoin. La sola attività di self-mining è sulla buona strada per generare 80 milioni di dollari di entrate per il 2024, secondo la lettera agli azionisti di DCG del terzo trimestre del 2024. Nel frattempo, altre linee di business, come le riparazioni ASIC e l’infrastruttura IA decentralizzata, rimangono operative.
In una dichiarazione, la società ha affermato:
“Abbiamo recentemente preso la decisione strategica di concentrare Foundry sul nostro core business, supportando allo stesso tempo lo sviluppo delle nuove filiali di DCG. Nell'ambito di questo riallineamento, abbiamo preso la difficile decisione di ridurre la forza lavoro di Foundry, con conseguenti licenziamenti in più team.”.
Navigare in acque agitate
I licenziamenti arrivano nel mezzo di sfide più ampie per DCG, che ha lavorato per stabilizzare le sue operazioni in seguito al fallimento della sua controllata Genesis dopo essere stata coinvolta nelle ricadute di FTX.
In mezzo alle sfide finanziarie, Foundry è passata da un modello gratuito a un servizio a pagamento, segnando un cambiamento significativo nella sua strategia aziendale nell’aprile dello scorso anno.
Il post La società mineraria Bitcoin taglia il 27% della forza lavoro nel cambiamento strategico nel contesto della ristrutturazione DCG: il rapporto è apparso per la prima volta su CryptoPotato .