La scommessa sul Bitcoin diventa amara: 5 cause legali contro la strategia per perdite da 6 miliardi di dollari

Strategy Inc., un tempo nota come MicroStrategy, è ora al centro di almeno cinque cause collettive. Gli investitori sostengono che l'azienda abbia nascosto i grandi rischi legati ai suoi investimenti in Bitcoin e abbia dipinto un quadro più roseo di quanto fosse in realtà.

Le cause legali vertono su circa 6 miliardi di dollari di perdite non realizzate e coprono un periodo di 11 mesi, da aprile 2024 ad aprile 2025.

Mosse legali e accuse

Secondo quanto riportato dagli atti, le denunce sostengono che i dirigenti hanno rilasciato dichiarazioni false e fuorvianti sugli alti e bassi del Bitcoin e su una modifica contabile che costringe l'azienda a valutare la propria criptovaluta in base al mercato.

Uno dei principali ricorrenti, Abhey Parmar, sostiene che i dirigenti abbiano violato i loro doveri e sopravvalutato le prospettive dell'azienda. Stando alle indiscrezioni, gli studi legali si stanno già candidando per guidare queste azioni legali: il tipo di tafferuglio che si verifica quando sono in gioco grossi capitali.

Operazioni insider sotto esame

Gli investitori indicano le transazioni del nuovo CEO Phong Le e del CFO Andrew Kang come prova di insider trading. Hanno venduto azioni per circa 32 milioni di dollari poco prima della comunicazione al pubblico della modifica contabile.

Gli avvocati affermano che la tempistica solleva dubbi sul fatto che i dirigenti sapessero quanto le perdite di mark-to-market avrebbero inciso negativamente sui bilanci. Se avessero tenuto segreti i fatti rilevanti fino a dopo le loro negoziazioni, ciò avrebbe potuto irrigidire il caso.

L'avviso di profitto alimenta il fuoco

Ad aprile, Strategy ha avvertito gli azionisti che non avrebbe raggiunto il pareggio di bilancio nel primo trimestre a causa delle stesse perdite non realizzate in Bitcoin. L'azienda ha registrato una perdita di 16,49 dollari per azione e ha avvertito che potrebbe non realizzare profitti a breve.

Tale annuncio diede il via alla prima causa, intentata il 16 maggio da Pomerantz LLP, e diede origine a successive azioni legali da parte di Gross Law Firm, Bronstein Gewirtz & Grossman, Kessler Topaz Meltzer & Check e Levi & Korsinsky.

I numeri dietro la vittoria

Nonostante il dramma giudiziario, il titolo è cresciuto di quasi il 30% quest'anno. Strategy detiene ora 592.345 BTC, con un valore di mercato totale superiore ai 63 miliardi di dollari.

L'azienda ha acquistato Bitcoin a una media di 70.702 dollari a moneta e oggi il suo valore si aggira intorno ai 106.824 dollari, con un guadagno non realizzato di circa 21,3 miliardi di dollari, pari a circa il 50%. Queste cifre spiegano perché gli investitori hanno perseverato con il piano.

Il sostegno istituzionale rimane forte

In base agli ultimi documenti depositati presso la SEC, il fondatore Michael Saylor è il maggiore azionista, con quasi 20 milioni di azioni, per un valore di quasi 8 miliardi di dollari, ovvero 389,50 dollari ad azione.

Altri grandi nomi includono Vanguard all'8,55%, BlackRock al 5,80%, Capital International Investors al 5,80%, Susquehanna Securities al 4,82% e Jane Street Group al 4,70%.

Le azioni di Strategy vengono scambiate a circa 393,24 dollari, il che stima il valore della società a circa 107,50 miliardi di dollari, ovvero un premio di 1,67 volte rispetto al suo valore patrimoniale netto.

Immagine in evidenza da Unsplash, grafico da TradingView

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