Secondo quanto riferito, agenti di polizia kenioti hanno fatto irruzione in un magazzino appartenente al progetto di criptovaluta Worldcoin lanciato di recente, portando via documenti e macchine per scopi investigativi.
Secondo un rapporto del media locale KahawaTungu, durante il fine settimana gli agenti di polizia si sono presentati al magazzino di Nairobi con un mandato di perquisizione e funzionari multi-agenzia. Sono partiti con attrezzature che si credeva memorizzino i dati raccolti da Worldcoin.
Irruzione nel magazzino di Worldcoin Nairobi
Ricordiamo che il governo keniota ha disposto la sospensione di tutte le attività legate alla registrazione di Worldcoin e alla distribuzione del suo token nativo WLD il 2 agosto, a meno di due settimane dal lancio del progetto. Le agenzie competenti vogliono indagare sulla legalità e l'autenticità del lancio del progetto.
Worldcoin è stato lanciato a luglio come progetto di identificazione decentralizzato per differenziare gli esseri umani dai robot di intelligenza artificiale. Utilizzando un concetto di prova della persona, il progetto afferma di preservare la privacy combattendo la disparità di reddito.
La parte più controversa del progetto Worldcoin è l'obbligo per gli utenti di dimostrare la propria umanità online scansionando le proprie iridi attraverso un dispositivo di verifica biometrico chiamato Orb e successivamente ricevere token WLD gratuiti. Sebbene il team del progetto, guidato dal CEO di OpenAI Sam Altman, abbia affermato che Orb non memorizza i dati degli utenti, il metodo ha suscitato preoccupazioni per le violazioni della privacy.
Le macchine sequestrate dal magazzino di Worldcoin a Nairobi sono state portate al quartier generale del Directorate of Criminal Investigations per analisi e indagini. Il Data Commissioner Immaculate Kassait ha affermato che la società madre di Worldcoin, Tools for Humanity, non ha rivelato le sue vere intenzioni durante la registrazione.
Worldcoin non registrato in Kenya: governo
Anche la Kenyan Capital Markets Authority ha espresso preoccupazione per le attività di registrazione di Worldcoin, avvisando i residenti che il progetto non è regolamentato nel Paese. Mentre Worldcoin afferma che le sue operazioni sono conformi alle normative keniote, il segretario del gabinetto degli interni Kithure Kindiki ha dichiarato al Parlamento che il progetto non è registrato come entità legale.
Worldcoin ha annunciato di aver scelto il Kenya come primo paese africano ad iniziare le sue operazioni a causa del crescente spazio tecnologico della nazione e del numero significativo di kenioti che commerciano in criptovalute. L'entità opera anche nel Regno Unito, Germania, Spagna e Giappone.
Nel frattempo, le agenzie per la protezione dei dati in varie regioni, tra cui Francia, Germania e Regno Unito, hanno avviato gli esami del progetto crittografico per garantire che non vengano violate le normative sui dati.
Il post La polizia keniota ha fatto irruzione nel magazzino di Worldcoin a Nairobi: il rapporto è apparso per la prima volta su CryptoPotato .