La FSA giapponese punta sulle criptovalute come titoli oggetto di una radicale revisione normativa: rapporto

La Financial Services Agency (FSA) del Giappone prevede di riconoscere le criptovalute come prodotti finanziari equivalenti ai titoli.

Pertanto, secondo quanto riferito, l'agenzia ha avviato discussioni all'interno di un gruppo di studio chiuso composto da esperti per valutare l'attuale quadro normativo che disciplina le criptovalute.

La riforma crittografica della FSA

Secondo un rapporto del "The Nikkei" del 10 febbraio, la FSA intende determinare la direzione delle potenziali riforme del sistema sulla base dei risultati del gruppo di studio entro la fine di giugno, dopodiché chiederà il parere del Consiglio del sistema finanziario, previsto per l'autunno. A seguito di queste discussioni, l’agenzia mira a redigere e presentare un disegno di legge per modificare le leggi pertinenti durante la sessione della Dieta ordinaria del 2026.

Se le modifiche normative comportassero che le criptovalute venissero classificate legalmente alla pari dei titoli, l’approvazione degli Exchange Traded Funds (ETF) a pronti in Giappone potrebbe diventare una possibilità. Tuttavia, le specifiche del nuovo quadro restano in discussione.

L’obiettivo principale include se incorporare le criptovalute nel quadro dei titoli esistente delineato nel Financial Instruments and Exchange Act, introdurre un nuovo quadro normativo all’interno della stessa legge o affrontarli ai sensi del Payment Services Act.

Inoltre, le deliberazioni determineranno l’ambito delle criptovalute soggette a regolamentazione, compreso se le restrizioni debbano applicarsi solo alle principali criptovalute.

Il dibattito sulla classificazione delle criptovalute è in corso. Nell'agosto dello scorso anno, il commissario della FSA Hideki Ito ha dichiarato che l'approvazione degli ETF legati alle criptovalute richiede un'attenta considerazione. Pochi mesi dopo, il primo ministro Shigeru Ishiba ha adottato una posizione cauta e si è chiesto se la criptovaluta dovesse essere resa più accessibile per gli investimenti pubblici.

Nello stesso periodo, tuttavia, l’industria nazionale delle criptovalute ha spinto per una maggiore chiarezza normativa. A ottobre, il Domestic Cryptocurrency ETF Study Group, ad esempio, ha pubblicato una serie di raccomandazioni a sostegno della creazione di ETF sulle criptovalute in Giappone.

Le loro proposte miravano a dare priorità alle principali criptovalute come Bitcoin ed Ethereum, stimolando lo sviluppo dei quadri normativi necessari e implementando una struttura fiscale separata per gli ETF di criptovaluta e le transazioni spot.

Riluttanza per le riserve di Bitcoin in Giappone

Nonostante le ultime notizie, il Giappone rimane scettico sull’adozione di Bitcoin come parte delle sue riserve nazionali, citando preoccupazioni su sicurezza, liquidità e volatilità. Il primo ministro Ishiba aveva recentemente affermato che il Paese non dispone di informazioni sufficienti sulle strategie internazionali, in particolare da parte degli Stati Uniti, rendendo difficile prendere una posizione definitiva.

Mentre l’interesse globale per le riserve di Bitcoin è in aumento, il governo giapponese insiste sul fatto che le sue riserve valutarie danno priorità alla stabilità. Nel frattempo, il fondo di investimento pensionistico governativo sta esplorando Bitcoin per la diversificazione.

Il post La FSA giapponese osserva le criptovalute come titoli oggetto di una radicale revisione normativa: il rapporto è apparso per la prima volta su CryptoPotato .

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto