Il governo sudcoreano applicherà nuove normative sulle stablecoin ancorate al dollaro, concentrandosi sulle transazioni transfrontaliere coinvolte. Il Ministero della Strategia e delle Finanze del paese ha rivelato che riesaminerà le strategie per garantire l'affidabilità dei trasferimenti transfrontalieri di asset digitali per le stablecoin.
La Corea del Sud dà priorità alle transazioni transfrontaliere per le stablecoin nelle nuove modifiche normative
La Corea del Sud ha espresso interesse ad applicare le normative sui cambi alle stablecoin ancorate al dollaro. Il Ministero della Strategia e delle Finanze ha giustificato la sua enfasi sulle riforme normative sulle stablecoin, sottolineando che gli asset facilitano le transazioni transfrontaliere e i trasferimenti globali, richiedendo potenzialmente linee guida specifiche.
L'autorità di regolamentazione del paese, la Financial Services Commission, prevede di dare la precedenza alle stablecoin nella seconda fase legislativa del Virtual Asset User Protection Act del paese. La commissione intende inoltre collaborare con altri regolatori esteri. Hanno indicato il governo del Giappone e l'Unione Europea nella lista delle possibili consultazioni. Tuttavia, l’agenzia non ha fornito tempistiche dettagliate per queste consultazioni.
La commissione ha detto :
Abbiamo intenzione di consultare i ministeri competenti facendo riferimento a casi legislativi in Giappone, Unione Europea (UE), ecc.
Commissione per i servizi finanziari
Le nuove riforme sulle stablecoin inizieranno con nuovi token legali legati al Won sudcoreano.
La Corea del Sud ha introdotto una commissione di vigilanza di 220.000 dollari sugli scambi di criptovalute nazionali
Ad agosto, la Corea del Sud ha applicato il Virtual Asset User Protection Act, imponendo agli scambi di criptovalute come Upbit, Bithumb e Coinone di pagare una commissione di vigilanza basata sui ricavi operativi.
La Financial Services Commission (FSC) ha inoltre rivelato che, secondo la nuova legge, gli operatori di asset virtuali inizieranno a pagare le loro commissioni di vigilanza a partire dal 1° gennaio 2025. Queste commissioni dipenderanno dai loro redditi operativi dell'anno fiscale precedente.
La nuova legge richiede inoltre che gli scambi di criptovalute mantengano almeno l'80% delle risorse degli utenti in celle frigorifere, tenute separate dal fondo dell'exchange. Gli asset dovrebbero essere investiti anche in asset “privi di rischio”. Inoltre, le borse rivedranno i propri asset quotati, esaminandone la circolazione e i whitepaper. Gli scambi dovranno inoltre rimuovere dalla quotazione gli asset che non soddisfano i criteri previsti.