La Corea del Sud esamina le strutture delle commissioni di scambio delle criptovalute

La Commissione per i Servizi Finanziari della Corea del Sud avvia un'indagine sulle strutture tariffarie nazionali per gli scambi di criptovalute, a seguito degli impegni presi durante la campagna presidenziale. L'indagine esamina gli attuali metodi di addebito e i livelli delle commissioni sulle principali piattaforme, nell'ambito di politiche più ampie di sostegno alla formazione di patrimoni per i giovani.

Secondo quanto riportato da Herald Economy , l'indagine della Commissione per i servizi finanziari è una risposta alla promessa fatta durante la campagna elettorale dal presidente Lee Jae-myung di ridurre le commissioni sulle transazioni di asset virtuali dall'attuale 0,05% allo 0,015%.

Lo ha reso noto l'FSC presentando al Comitato di pianificazione degli affari statali un rapporto sui nuovi piani di attuazione delle promesse del governo.

FSC punta a ridurre le commissioni dallo 0,05% allo 0,015%

La Commissione prevede di condurre indagini approfondite sugli exchange di asset virtuali per esaminarne le attuali strutture tariffarie, i tassi di addebito e le commissioni applicate. La finalità di tale raccolta è determinare l'effettivo onere imposto agli utenti dalle commissioni di transazione e determinare se, sulla base di prove concrete, sia necessario un intervento da parte dell'autorità di regolamentazione.

I funzionari dell'FSC hanno affermato che è necessario valutare se le commissioni di cambio nazionali siano eccessivamente onerose per i consumatori e se siano appropriate in relazione ai casi esteri. L'indagine fa parte di politiche più complete di sostegno alla formazione di patrimoni per i giovani, volte a facilitare gli investimenti in criptovalute.

L'indagine si concentrerà su grandi exchange nazionali come Bithumb, Upbit e Coinone, tenendo conto dei sistemi di commissioni e dell'auto-segnalazione. L'FSC non ha ancora stabilito tassi di commissione target, ma stabilirà parametri di riferimento per le politiche, confrontando exchange nazionali ed esteri e analizzando la convenienza per gli utenti.

L'indagine prende di mira i principali exchange

Lo studio sul modello tariffario si concentrerà sui principali exchange di criptovalute sudcoreani, tra cui Bithumb, Upbit e Coinone, che dominano il mercato nazionale del trading di asset virtuali. L'indagine esaminerà i modelli di commissioni e la trasparenza con cui gli exchange divulgano i propri modelli tariffari.

I membri dell'FSC mirano a sviluppare linee guida politiche basate su confronti approfonditi tra le strutture tariffarie di cambio estere e nazionali, tenendo conto di criteri di praticità per l'utente e di considerazioni di costo. La commissione non ha stabilito livelli di commissione target, ma favorisce la creazione di raccomandazioni politiche basate su evidenze scientifiche attraverso analisi di mercato.

L'indagine fa parte di un più ampio programma di aggiornamenti normativi sulle criptovalute che si svolgerà nel corso del 2025. Queste modifiche includono requisiti di conformità più stringenti per i fornitori di servizi di asset virtuali, con meccanismi di supervisione più rigorosi progettati per proteggere i consumatori e facilitare al contempo la crescita del mercato.

La riduzione delle commissioni è in linea con la politica di costituzione di asset per i giovani della Corea del Sud, volta a ridurre gli ostacoli all'ingresso delle giovani generazioni negli investimenti in criptovalute.

Commissioni di transazione più basse possono potenzialmente aumentare l'accesso al mercato per gli investitori al dettaglio, con barriere tariffarie proporzionalmente più elevate sulle transazioni di valore inferiore. La successiva politica regolamentare sarà modellata dai dati raccolti dai sondaggi sui massimali delle commissioni o sulla standardizzazione delle borse locali.

La Corea del Sud revoca il divieto di trading istituzionale di criptovalute con un'implementazione graduale

La Corea del Sud ha revocato il divieto sul trading istituzionale di criptovalute, implementandolo gradualmente nel 2025. Questa modifica della politica consente alle società quotate in borsa e agli investitori professionali di accedere ai mercati delle risorse digitali secondo termini normativi più rigorosi, per migliorare l'integrità del mercato e tutelare i consumatori.

La Financial Services Commission ha introdotto normative più severe in materia di antiriciclaggio e Know Your Customer (conosci il tuo cliente) nell'ambito della licenza di trading istituzionale. Gli investitori professionali e le società quotate devono applicare requisiti AML più severi, e le banche sono soggette a rigide procedure KYC (Certification, KYC) per garantire un rifugio sicuro per le attività legate alle criptovalute.

Il meccanismo di regolamentazione prevede la norma sui viaggi del GAFI, in base alla quale i fornitori di servizi relativi ad asset virtuali sono tenuti a ricevere e inviare informazioni dettagliate sulle transazioni in criptovaluta superiori a 1 milione di KRW, o equivalenti a 800 EUR. L'obbligo mira ad aumentare la trasparenza delle transazioni e a prevenire attività finanziarie criminali.

Dal 1° giugno 2025, le organizzazioni no-profit con oltre cinque anni di esperienza certificata sono state autorizzate a vendere risorse digitali donate. Le organizzazioni hanno un obiettivo di fatturato del 10% al giorno e non possono vendere sulle proprie piattaforme.

Le criptovalute quotate su tre o più exchange basati sul won coreano sono le uniche ammesse alla vendita. Tutte queste transazioni sono regolate dalle normative antiriciclaggio.

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