L'incertezza della Cina riguardo al settore delle criptovalute è tornata alla ribalta. Ad oggi, la Banca popolare cinese (PBOC) ha diffuso i dati ufficiali secondo cui a novembre la banca centrale ha ripreso gli acquisti di oro per le sue riserve, una mossa che aveva sospeso per sei mesi dopo che il metallo prezioso aveva raggiunto prezzi record.
Secondo il capo della Fed Jamie Powell e altri analisti, Bitcoin non è un concorrente del dollaro; piuttosto, è un concorrente dell’oro. Bitcoin presenta numerose somiglianze con l’oro, inclusa la sua natura duratura, la sua scarsità e la difficoltà di estrazione .
Negli ultimi mesi, i paesi BRICS hanno intensificato gli sforzi per introdurre la propria valuta come parte di una più ampia iniziativa di de-dollarizzazione. È stata presa in considerazione la finanza decentralizzata, che tende al Bitcoin.
La Cina, tuttavia, non è sicura di legalizzare le entità crittografiche. La nazione ha deciso di compiere piccoli passi, come i token virtuali regolati dalla legge sulle stablecoin di Hong Kong , più recentemente. La Cina ha optato per l’oro come asset di riserva; infatti, nel 2023, la PBOC era il più grande consumatore mondiale di oro nel settore ufficiale.
La Cina reintroduce gli acquisti di oro
Secondo i rapporti , alla fine di novembre, il possesso di oro da parte della Cina è aumentato di 160.000 once troy fini a 72,96 milioni di once troy fini. Ciò ha segnato un aumento rispetto a 72,80 milioni di once troy mesi prima.
Nell’aprile di quest’anno, la PBOC ha aumentato le sue scorte, il che ha contribuito alla resilienza dei prezzi dei lingotti. Tuttavia, a novembre, il valore delle riserve auree della Cina è sceso da 199,06 miliardi di dollari di ottobre a 193,43 miliardi di dollari.
Novembre è stato il primo calo mensile del prezzo dell'oro da giugno, accelerato da una svendita post-elettorale statunitense guidata dalla vittoria di Donald Trump.
Inoltre, i prezzi spot del metallo prezioso sono diminuiti del 5% da quando hanno raggiunto il livello record di 2.790,15 dollari l'oncia il 31 ottobre, ma quest'anno sono comunque aumentati del 28%.
Nel mese di ottobre, l’oro ha raggiunto il massimo storico a causa del crescente numero di persone alla ricerca di beni rifugio a causa delle recenti elezioni presidenziali americane e della tensione in Medio Oriente e Ucraina.
Inoltre, i consumatori cinesi hanno ridotto la loro domanda di lingotti poiché i prezzi sono aumentati di quasi il 30% quest'anno. Sebbene i lingotti e le monete d’oro abbiano mantenuto il loro valore per i primi tre trimestri, le vendite al dettaglio di articoli discrezionali come i gioielli sono diminuite mentre gli investitori tentano di proteggere la propria ricchezza dall’indebolimento dell’economia.
Ole Hansen, responsabile della strategia sulle materie prime presso Saxo Bank, ha dichiarato: “La ripresa invierà un segnale che la PBOC si è abituata a questi livelli di prezzo record ed è pronta a costituire riserve a prescindere”.
La ripresa degli acquisti da parte della PBOC potrebbe anche stimolare la domanda degli investitori cinesi, che è rimasta bassa da quando la banca ha sospeso la sua campagna di acquisti di 18 mesi a maggio.
Lo stato attuale del mercato dell'oro
L'oro (XAU/USD) viene attualmente scambiato a 2.640,30 dollari, con un incremento dello 0,32%. Tuttavia, continua a trovarsi al di sotto del perno critico a 2.644,90$. Venerdì, l'oro ha tentato nuovamente di sfondare un pattern di bandiera ribassista, ma non ci è riuscito.
2.634,00$ e 2.623,66$ forniscono supporto, mentre i target di resistenza chiave sono 2.657,02$ e 2.666,24$.
La EMA a 50 giorni a 2.642,35$ fornisce stabilità a breve termine, mentre la EMA a 200 giorni a 2.646,99$ enfatizza la resistenza.
Lo slancio rialzista potrebbe essere confermato da una rottura sopra i 2.644,90 dollari, mentre un calo prolungato al di sotto di questo livello potrebbe spostare il sentiment verso un ribasso, con un focus su livelli di supporto più bassi.
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